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Nella ghiacciaia del “Nereo Rocco”, in una tipica partita di serie B, i granata hanno colto il loro secondo successo esterno...
"Nella ghiacciaia del “Nereo Rocco”, in una tipica partita di serie B, i granata hanno colto il loro secondo successo esterno stagionale senza incantare ma nemmeno col minimo sforzo. A fronte di un gioco non eccelso, soprattutto nei primi 45’, la squadra di Lerda ha infatti creato almeno 4-5 palle gol nitide sfruttandone solo una. Va detto però che, a differenza di altre volte, non si è concesso quasi nulla agli avversari: bravura dei difensori granata o modestia degli attaccanti alabardati? Probabilmente un po’ entrambe le cose. La svolta del match è arrivata però ad inizio ripresa grazie ai cambi effettuati da Lerda che hanno spostato il baricentro della squadra più avanti e costretto all’errore gli avversari. I subentrati Gasbarroni e Pellicori in verità non è che abbiano disputato un tempo da leoni ma soprattutto quest’ultimo ha consentito al Torino di ritrovare l’atteggiamento tattico ideale che prevede una punta di peso al centro dell’attacco (quasi superfluo sottolineare il peso dell’assenza di Bianchi nonostante la vittoria). In attesa di poter contare presto su tutti gli effettivi e magari di completare la rosa con i tasselli giusti durante il mercato di riparazione invernale, la vittoria di Trieste costituisce un buon viatico per risalire la china e recuperare alcuni punti persi per strada nella prima parte della stagione. Una vittoria, è bene sottolinearlo, non scontata (come nessuna lo sarà mai in questo torneo) e molto importante perché colta in condizioni climatiche certamente non adatte per un incontro di calcio (far giocare una partita in notturna a Trieste nel mese di dicembre non si sa bene quanto spettacolo possa garantire) e senza tre perni del gioco di Lerda quali Garofalo, De Vezze e Bianchi.
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