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di Edoardo Blandino
Quando all’andata il Cagliari veniva a Torino, in molti ritenevano che si trattasse della vittima sacrificale del campionato. Avendo ottenuto appena un punto in sei...
di Edoardo Blandino
"Quando all’andata il Cagliari veniva a Torino, in molti ritenevano che si trattasse della vittima sacrificale del campionato. Avendo ottenuto appena un punto in sei partite, la panchina di Allegri era a dir poco scottante e l’allenatore sembrava dover saltare da un momento all’altro. Ma proprio da quella partita ci fu la svolta della stagione. La fortuna giocò un ruolo importante nella vittoria rossoblu, l’imprecisione sottoporta della squadra di De Biasi frenò il Torino e Acquafresca fece il resto. Da quel momento in poi il campionato dei sardi prese una piega diversa: i giocatori si convinsero delle loro capacità e sotto la guida tecnica di un giovane e promettente allenatore iniziarono a inanellare prestazioni positive a raffica.
"Oggi il Cagliari è una delle squadre migliori e più in forma che si trovino nel panorama italiano. Un avversario molto difficile, in grado di esprimere davvero un bel calcio, basato sulla rapidità e sull’intensità. I sardi hanno un’organizzazione di gioco non indifferente. La rosa può vantare diversi giocatori molto rapidi e il tecnico rossoblu ama sfruttarli appieno, le ripartenze degli isolani sono micidiali, la squadra sa verticalizzare velocemente e tutti si trovano a memoria. Insieme al Genoa viene giustamente considerato il club che esprime il miglior calcio in Serie A. E non è un caso che la squadra di Allegri abbia strappato punti al Milan, alla Fiorentina, al Napoli (quello dei bei tempi), all’Inter e addirittura abbia rifilato tre pappine alla Juventus all’Olimpico. Non si ottengono certe prestazioni per caso. I tempi in cui la squadra stazionava nelle retrovie sono lontani ricordi. Ora Conti e compagni stanno lavorando per un campionato diverso: la classifica profuma di Europa. Certo, ci sono ancora molte partite e una crisi può essere sempre dietro l’angono, ma intanto Allegri si gode questo momento e non smorza gli entusiasmi, lasciando sognare tutto l’ambiente: “Certo, sarebbe bello arrivare in Europa…”
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