Cosa aspettarsi tatticamente da Torino-Cagliari di domenica alle 12.30? I sardi proveranno a trasformare la partita in una contesa fisica. Il Torino non dovrà farsi trascinare in questa via e dovrà provare a imporre il proprio gioco e le proprie idee tattiche. Gli episodi, come sempre, faranno la differenza e potranno indirizzare la gara dell’Olimpico-Grande Torino. C’è però un dato interessante che emerge parlando di Cagliari e Torino. Se da una parte il Cagliari è la squadra che ha subito più gol (ben venti) su sviluppi di palla inattiva nel campionato in corso, dall’altra il Torino è quella che ha segnato di meno (soltanto tre reti) da questa situazione di gioco. In altre parole: i sardi sono spesso distratti e concedono parecchio da calcio piazzato, ma al contempo i granata fin qui sono stati poco incisivi e precisi. Bisogna, però, aggiungere che quando vede il Cagliari uno dei migliori saltatori del Torino, il brasiliano Gleison Bremer, raramente fallisce l’appuntamento (ben due dei suoi dieci gol in A sono stati siglati contro i rossoblù).
Il Tema
Il Cagliari vacilla sui calci piazzati: il Toro riuscirà finalmente a incidere?
I temi tattici della sfida di domenica alle 12.30 tra i granata di Ivan Juric e i rossoblù di Walter Mazzarri
APPROCCIO - Sarà molto importante l’approccio alla gara da parte della squadra di Ivan Juric. Da questo punto di vista, soprattutto in casa, il Torino non ha quasi mai deluso. Nemmeno nella partita contro il Venezia, poi persa, i granata hanno sbagliato l’uscita dai blocchi, giocando una ventina di minuti di qualità. Anche i numeri confermano che il Torino concede poco nei primi tempi delle partite. In media la formazione di Juric è quella di Serie A che subisce più tardivamente il primo gol (lo prende al minuto 54).
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CORSIE - Il Cagliari sfrutterà parecchio le corsie esterne. Anche al Torino piace l’arma del cross, tanto che entrambe le formazioni scodellano con una certa regolarità palloni in mezzo all’area: i granata sono quarti con 166 traversoni utili mentre i sardi sono sesti con 12 cross utili in meno. Il Torino ha sfruttato di più il gioco aereo per andare in gol: 8 reti contro le 6 del Cagliari. Tutti questi numeri testimoniano che l’approvvigionamento di palloni dagli esterni sarà determinante, così come i duelli che si verranno a sviluppare nei settori non centrali del campo. Inoltre, conoscendo le abilità di Walter Mazzarri nello studiare l’avversario, è lecito attendersi vere e proprie gabbie intorno ai trequartisti granata che dovranno essere più abili del solito a ritagliarsi lo spazio per fare male.
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