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Poco prima della partenza per Vicenza, dove domani sera il Toro sarà chiamato a confermare quanto di buono fatto nell'ultimo turno di campionato, Giampiero a Ventura ha parlato con i media per presentare la sfida del “Menti”....
Poco prima della partenza per Vicenza, dove domani sera il Toro sarà chiamato a confermare quanto di buono fatto nell'ultimo turno di campionato, Giampiero a Ventura ha parlato con i media per presentare la sfida del “Menti”. “Il campo deve quanto siamo cresciuti e quanto dobbiamo ancora crescere, se arriviamo alla partita con la voglia di andare a fare la verifica più importante e vedere chi siamo. Per vincere il campionato bisogna fare un certo numero di punti e non è tanto importante se li facciamo adesso o dopo. Al di là del risultato è importate è come arriviamo alla partita, con quale mentalità, con quale rabbia, con quale voglia. Io vorrei a fine partite essere soddisfatto di aver fatto una partita che avesse un senso sul piano della logica, della lucidità mentale”.
Il tecnico granata ha poi anche tracciato un bilancio delle prime partite del suo Toro: “Dopo queste prime tre giornate sono soddisfatto, ad Ascoli abbiamo una partita sopra le righe. Sembrava che battere l'Ascoli fosse semplice invece, a parte nella partita con noi, non hanno più perso. Contro il Cittadella abbiamo avuto una leggera caduta che comunque ci è servita e, contro il Varese, abbiamo poi dato dei buoni segnali. Devo mettere in preventivo che ci saranno altri cali e che dobbiamo lottare. Il problema quindi non è chi incontri ma chi sei, cosa vuoi fare e come lo vuoi fare”.
Per quanto riguarda l'atteggiamento che deve aver il Toro e quali giocatori debbano giocare, il tecnico Ventura sembra avere le idee chiare: “Se vogliamo costruire qualche cosa la squadra deve pensare a quello che fa lei non quello che fanno gli altri, non importa se gioca uno o l'altro importa come gioca il Torino. Non importa chi gioca, importa con quale cuore,quale determinazione, quale voglia di maglia granata ha chi gioca. Così si può ricostruire quella cellula granata che voglio ricostruire. Credo che sia meglio fare 30 partite in una squadra che stupisce che 40 in una che poi non arriva ai play-off. Questo è anche un concetto che i giocatori stanno facendo proprio”.
Ventura ha anche parlato più strettamente dei prossimi avversari del Toro: “Non so che Vicenza incontreremo perché per ora non ha sempre giocato con lo stesso modulo. Il Vicenza è una buona squadra che è partita con qualche difficoltà, sarà una partita difficile come d'altronde lo sono tutte”.
(foto M. Dreosti)
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