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Il Como ha dominato ma il Toro ha vinto

Il Como ha dominato ma il Toro ha vinto - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli – Milinkovic-Savic salva più volte la porta poi ci pensa Njie a regalare la vittoria ai granata
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il calcio è bello perché ha una palla che rotondamente gira e spesso imprevedibilmente capita sulla testa sbagliata di un giocatore che la regala al suo avversario che ne approfitta per decidere la partita. Questo è quanto è accaduto sul finale della partita tra Torino e Como, dopo un dominio assoluto del Como come gioco e come occasioni da gol. Davvero una bella squadra quella allenata da Fabregas, mai una palla sprecata o buttata al vento, sempre primi sulle seconde palle, bei fraseggi e  triangolazioni sono ad arrivare più volte in area granata e al tiro. C’è da dire che molti sono stati gli errori della retroguardia granata che hanno agevolato gli attaccanti lariani. Davvero troppi tant’è che nei 95 minuti di gioco se Audero, l’estremo difensore comasco, ha compiuto solo una parata seppur grande su un incornata di Lazaro, il portiere del Torino Milinkovic-Savic è dovuto intervenire più volte per salvate la porta granata: al 24’ su Fadera,  al 60’ e al 69’su Strefezza,  al 71’ su Nico Paz con un miracolo togliendo la palla dal sette con traversa colpita.

Insomma come voleva Vanoli meglio vincere che fare la prestazione e il Toro c’è riuscito  grazie ad un grande regalo  di Braunodoer che di testa ha mandato indietro un pallone che ha trovato la fame  famelica del giovane Njie che si è inserito con bella aggressività tra giocatore e pallone segnando il gol della vittoria. Ecco se c’è una cosa positiva di questo Toro è proprio la gioventù di questo ragazzo svedese voglioso di mangiarsi l’erba del campo. Bravo Mister Vanoli a farlo entrare, cosi com’è stato per l’altro ragazzotto Gineitis che ha dato in un momento cruciale molta fisicità in mezzo al campo.

Insomma è una vittoria che rincuora ma non risolve di certo i problemi che ha questa squadra. I granata sono parsi sempre in difficoltà con il centrocampo che ha perso una quantità industriale di palloni. Ci vorrebbe un pallottoliere per contare i palloni persi nei contrasti o regalati agli avversari da Linetty e da Vlasic  Se poi ci si sofferma sul sistema difensivo la partita contro il Como sebbene non si sia preso gol ha dimostrato l’inadeguatezza dei  centrali granata ed erano ben quattro quelli schierati dal primo minuto di gioco. L’unico forse a salvarsi è stato Maripan, ma Coco, Masina e Walukiewicz ne hanno combinate più di Bertoldo.

Gli unici positivi al di là dei due ragazzi Njie e Gineitis sono stati Vanja, Ricci, Lazaro e Adams il resto è stato buio pesto. I lariani hanno sempre avuto gli spazi e i corridoi liberi per passarsi il pallone, e anche quando erano imprecisi son sempre riusciti a riprendersi la sfera  anticipando i granata.

Non è stato un bel Toro sicuramente e obiettivamente il Como non meritava la sconfitta, ma come si dice sempre nel calcio chi vince ha sempre ragione. Questi tre punti sono d’oro contro una squadra forte  che è dello stesso livello dei granata se non superiore nel gioco. Parliamo comunque di una neopromossa che ha fatto la partita sin dai primi minuti con un Toro che ha sempre subito il suo gioco. A livello di costruzione i granata sono stati praticamente assenti e ciò non giova di certo a favore per il prossimo futuro.

La speranza può essere  di aver trovato una vittoria che possa dare una scossa alla squadra ma parliamo di speranza perché questi giocatori , soprattutto in difesa, non danno sicuramente certezze.

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