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di Edoardo Blandino
È finita. La storia d’amore iniziata qualche anno fa tra De Biasi ed il Torino si è conclusa dopo la sconfitta contro la Fiorentina domenica scorsa. Di...
di Edoardo Blandino
"È finita. La storia d’amore iniziata qualche anno fa tra De Biasi ed il Torino si è conclusa dopo la sconfitta contro la Fiorentina domenica scorsa. Di tutte le partite, le vittorie, le sconfitte e le gioie, non rimane che un lontano ricordo. La relazione tra il tecnico di Sarmede ed i granata è stata come quella di due amanti molto innamorati, che a più riprese hanno cercato di separarsi, ma alla fine sono tornati sempre insieme. L’attrazione tra di loro è stata subito forte ed intensa, paragonabile a quella di un primo amore. Una storia da raccontare e tramandare ai più piccoli che può far venire i lucciconi agli occhi, proprio come una favola. “C’era una volta un allenatore veneto che conobbe questa splendida sposa di nome Torino. Se ne innamorò subito e la portò all’altare, sposandone la causa, in ricchezza ed in povertà, in salute ed in malattia”. Potrebbe iniziare così la fiaba dal titolo: “Il folle amore tra De Biasi e l’insoddisfatto Torino”. Già perché nonostante tutto quello che il mister di Sarmede facesse, non era mai abbastanza. Non è bastata la promozione al primo tentativo dopo il fallimento, con una squadra rattoppata e costruita in poche ore. Non è servito tornare per ben due volte a poche giornate dalla fine e salvare l’ambiente da retrocessione certa. Tutto questo gli è valso solamente una prolungata agonia ed un distacco che lascerà l’amaro in bocca negli anni a venire. All’ennesimo ritorno poteva salvare il club e poi salutare tutti. Si sarebbe risparmiato molti mal di pancia e tanti grattacapo. Sarebbe rimasto nella storia come il primo allenatore dopo il fallimento a raggiungere una promozione e due salvezze consecutive ed i tifosi l’avrebbero ricordato con quel pizzico di nostalgia che accompagna le persone di cui senti la mancanza. Ma De Biasi era troppo innamorato ed è un uomo che non fugge e mantiene sempre le promesse. Aveva sposato il Toro in ricchezza e povertà, in salute e malattia. Cairo gli aveva finalmente chiesto di guidare la squadra in Serie A ed il mister non poteva abbandonarla nel momento del bisogno. Nonostante conoscesse bene i continui capricci della sposa e sapesse dei suoi frequenti tradimenti, si illudeva ancora una volta di poterla cambiare. Voleva credere alle belle parole spese nei suoi confronti, sperando che fossero finalmente sincere e non le solite quattro chiacchiere di rito. Ma si sa, di fronte alla difficoltà la cosa più semplice è scappare ed il Torino, dopo aver timidamente provato a resistere, ha lasciato De Biasi. Di nuovo. E questa volta forse per sempre.
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