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Il gesto di Ventura dopo Juventus-Torino è inconsueto, evitabile ma da non ingigantire

Gianluca Sartori

Juventus – Torino 2-1 / Che il malumore del tecnico, che ha fatto pubblica ammenda, sia nato non ieri ma durante Torino-Sassuolo?

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"Il gesto di Giampiero Ventura a fine partita (il “ti taglio la gola” all'indirizzo di un tifoso granata, reo di aver insultato i suoi giocatori per il gol preso all'ultimo secondo) è inconsueto, evitabile ma non da ingigantire.Inconsueto, perché non capita tutti i giorni vedere un tecnico perdere le staffe in questo modo (ricordiamo il calcio nel sedere di Baldini a Di Carlo o il pugno di Delio Rossi a Ljajic, proprio perché sono cose eccezionali), perdipiù un signore di 66 anni che in carriera ne ha viste tante e che raramente in questi anni abbiamo visto perdere l'aplomb.Evitabile, perché proprio Ventura non dovrebbe lasciarsi andare così: da chi si trova in una posizione più importante ci si aspetta che resti superiore, dando il buon esempio ai tanti ragazzini che lo vedono come il maestro che ha riportato il Toro in Europa. Non da ingigantire, perché trattasi comunque di una reazione umana al termine di un derby perso negli ultimi secondi: avere i nervi a fior di pelle era una cosa comune a tutti. Lo stesso Ventura ha fatto pubblica ammenda davanti alle telecamere nel post-partita. Un'esplosione del genere comunque fa pensare che il malumore venturiano abbia origine non ieri sera, ma magari durante quel Torino-Sassuolo dopo cui il tecnico ha rimproverato ai tifosi i presunti troppi mugugni fin dai primi minuti. Per questo, ci auguriamo che sia stato un semplice episodio nato e morto ieri sera, dopo un derby perso nel modo più bruciante possibile.