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Il gioco delle coppie

La vittoria contro il Pescara è arrivata grazie ad una prestazione maiuscola di tutta la band di Ventura. Si, una vera e propria orchestra capace di estrarre note musicali e sonorità che hanno mandato in visibilio i tifosi granata....
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

La vittoria contro il Pescara è arrivata grazie ad una prestazione maiuscola di tutta la band di Ventura. Si, una vera e propria orchestra capace di estrarre note musicali e sonorità che hanno mandato in visibilio i tifosi granata. Il Pescara è rimasto orfano di Terlizzi grazie alla fiammata del duo Sgrigna-Bianchi. L' accoppiata ha funzionato, tant'è che i gol che hanno aperto la gara son venuti proprio grazie alle combinazioni dei due attaccanti che hanno manovrato palle su palle in attacco.

E' stata comunque la vittoria di un gruppo che, grazie a Ventura, sta crescendo bene. Perfetti i sincronismi dei due esterni alti, Santana e Stevanovic, capaci di tormentare, soprattutto a sinistra, la retroguardia abruzzese. Sull'argentino ci si può sbilanciare: tenendo ben presente che non è di certo ancora al massimo della forma, con lui si può arrivare lontano. L'umiltà mostrata nel rincorrere gli avversari, aiutando sempre Masiello nella fase difensiva, è un dettaglio sconosciuto rispetto al Santana bizzoso di Napoli. Stevanovic ha dimostrato di avere il passo giusto per la A e Cerci può essere buon maestro.

Erano anni che il Toro non disponeva di due mediani capaci di inventare senza sguarnire il centrocampo. Brighi e Gazzi sono stati encomiabili, anche se facilitati dall'inferiorità numerica adriatica. In difesa è spiccato Masiello. Il terzino granata è stato guardingo dietro e propositivo avanti, suo l' assist per Bianchi e altre buone cose.

Quanto al Pescara, forse può essere considerato la Cenerentola della A, a prescindere dai primi venti minuti della gara contro l'Inter, quando aveva messo in difficoltà i nerazzurri. Il confronto col Toro è stato impietoso. 12 tiri per il Toro contro uno, giunto già sul tre a zero, per gli abruzzesi. La vittoria non deve illudere, ma fa bene ad un Toro che deve crescere perchè arriveranno partite molto più difficili. Doti che devono rimanere intatte sono l' impeto e l'accortezza: mantenendole arriveranno altre soddisfazioni.

 

Gino Strippoli