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La designazione di Maurizio Ciampi della sezione AIA di Roma 1 alla vigilia non era stata accolta con grande entusiasmo dall’ambiente granata dal momento che con il 38enne arbitro nativo di Benevento la compagine di Cairo non aveva mai assaporato il gusto della vittoria nei tre precedenti sin qui disputati. Stavolta invece il tabù è stato sfatato seppur con tanto di brivido finale per la traversa colta a tempo scaduto da Cristante. Ciampi in verità non ha dovuto faticare un granché per condurre in porto una partita piuttosto tranquilla che alla fine ha contato appena due ammoniti, uno per parte. Merito della lealtà dei contendenti o della permissività del direttore di gara? Forse un po’ di entrambe le componenti dal momento che bisogna sottolineare che la partita, ancorché combattuta, si è sempre mantenuta nei canoni della correttezza e della sportività ma anche del metro inglese utilizzato in più di una circostanza dall’arbitro che ha lasciato correre. Come ad esempio quando ha sorvolato su un calcio di D’Elia a Lazarevic o su un intervento di D’Ambrosio ai danni di Gerardi a metà campo. Nel corso della prima frazione Ciampi non si nota se non per sanzionare al 28’ col giusto cartellino giallo un intervento di Zanetti sul piede d’appoggio di un avversario. Nella ripresa stesso copione con qualche richiamo in più e l’ammonizione comminata a Schiavon al 60’ per una trattenuta su Sgrigna. Successivamente frequenti interruzioni per falli sulle trequarti ed al 64’ una punizione un po’ generosa concessa ai venti metri a Gerardi che dà però l’impressione di “tuffarsi” ben prima del contatto con Obodo. Infine all’86’ in area granata ipotesi di fallo di Ogbonna su Bocalon subito smontata dalle immagini televisive che dimostrano chiaramente che il calciatore friulano si lascia cadere senza alcun contatto con il difensore del Torino.
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