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L’arbitro Emidio Morganti, designato per dirigere il big match tra Lecce e Torino al Via del Mare sabato scorso ha pareggiato i conti col Torino sia nel bilancio gestionale della partita che nel computo globale dei...
"L’arbitro Emidio Morganti, designato per dirigere il big match tra Lecce e Torino al Via del Mare sabato scorso ha pareggiato i conti col Torino sia nel bilancio gestionale della partita che nel computo globale dei precedenti: se nel primo caso, infatti, concedendo un calcio di rigore dubbio ai granata dopo averne concesso un altro altrettanto generoso ai leccesi, ha compensato le lamentele di giornata, nel secondo ha invece pareggiato i conti anche nel bilancio annuale (una vittoria, un pareggio ed una sconfitta) e globale (sei affermazioni, tre pari e sei disfatte). L’esperto direttore di gara della sezione AIA di Ascoli Piceno dall’alto dei suoi 43 anni e delle 103 partite dirette in serie B ha optato sin dall’inizio per un metro di valutazione molto elastico, inglese se vogliamo, lasciando correre molto il gioco ed interrompendolo di rado. Nonostante qualche ruvidezza di troppo, infatti, il primo giallo arriva al 34’ ed è per Di Michele (condotta non regolamentare) che in quel momento si trovava al di fuori del rettangolo di gioco. Qualche minuto prima era stato segnalato un fuorigioco allo stesso Di Michele che aveva messo alle spalle di Sereni nonostante il fischio arbitrale. Al 36’ Morganti, cambiando improvvisamente metro di giudizio, concede un rigore a Corvia, il quale ricevendo palla in posizione sospetta di fuorigioco (l’assistente Ghiandai non interviene), protegge bene il pallone impedendo a Rubin di intervenire e fa di tutto per cercare il contatto con il difensore granata il quale con poco mestiere si appoggia alla spalla dell’attaccante. Il fallo inizia sicuramente fuori dall’area di rigore ma l’arbitro, forse valutando il punto in cui si concretizza, decreta il penalty ed ammonisce Rubin. Corvia trasforma ma deve ribattere per la seconda volta a causa dell’ingresso in area prima della battuta da parte di alcuni compagni. Al 44’ D’Ambrosio rischia il giallo per un intervento poco ortodosso su una ripartenza giallorossa ed un minuto dopo Gasbarroni cade a terra in area leccese dopo un lieve contatto col piede di Mesbah che pare esserci sebbene il granata, cadendo in modo innaturale e ritardato sembri simulare. Anche in questo caso l’arbitro concede la massima punizione in modo generoso facendo il paio con il rigore a beneficio della squadra di De Canio. Prima dello scadere della prima frazione, Barusso si fa ammonire per un’entrata da tergo su Corvia. Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo e cioè con un fallo inutile corredato da cartellino giallo, stavolta di Loria il quale interviene fallosamente su Marilungo in una zona morta del campo. Al 53’ rischia il giallo pure Leon per un fallo vicino al lato corto dell’area granata, due minuti dopo i giallorossi sono fermati dall’assistente Giordano in posizione di offside (giusto) ed al 70’ è Giacomazzi a finire sul taccuino di Morganti per un fallo sul neoentrato Pià. Poi non succede niente fino ai minuti di recupero quando viene ammonito anche Mesbah per un fallo su D’Ambrosio. Insomma, una partita che a Morganti sfugge di mano negli episodi clou dove sbaglia due volte, una per parte. Ma si sa, gli errori non si compensano.
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