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Due mesi fa aveva già diretto la trasferta dei granata a Lecce contro il Gallipoli, prima partita di Mario Beretta sulla panchina (anzi, ad onor del vero, non avendo ancora superato le visite mediche,...
"Due mesi fa aveva già diretto la trasferta dei granata a Lecce contro il Gallipoli, prima partita di Mario Beretta sulla panchina (anzi, ad onor del vero, non avendo ancora superato le visite mediche, era in tribuna) del Torino ed ultima affermazione, pure quella col risultato di 1-0, lontano dall’Olimpico torinese. Ed anche in quella circostanza il 34enne arbitro fiorentino Leonardo Baracani aveva destato più di qualche perplessità. Si è ripetuto contro l’Albinoleffe sabato scorso concedendo, mal assistito peraltro dai suoi assistenti Schenone e Vicinanza, due calci di rigore alquanto dubbi che hanno poi deciso il corso della partita. Al 23’ il primo assistente ignora, a pochi passi da lui, un fallo di Piccinni su Antonelli ed una decina di minuti più tardi è lui stesso a segnalare a Baracani su un’azione analoga il fallo di Bergamelli sullo stesso Antonelli indicando il fallo all’interno o sulla linea dell’area di rigore ed inducendo così il direttore di gara alla concessione del penalty. Rivedendo le immagini va detto che certamente il fallo c’è, inizia fuori area ma restano dei dubbi che si concretizzi appena dentro. Bisogna pure aggiungere che a velocità normale il tocco decisivo del difensore bergamasco appare dentro. Le proteste dei padroni di casa costano peraltro il giallo a Perico. Al 43’ è ammonito invece il granata Zoboli per fallo sullo stesso centrocampista a disposizione di Emiliano Mondonico. Un minuto più tardi Baracani con malcelata solerzia punisce con la massima punizione un tocco impercettibile di Pià ai danni di Bombardini che stramazza al suolo in area granata: qui sarebbe stata più giusta l’ammonizione per simulazione. Nel secondo tempo, al 64’, Perico in una mischia finisce a terra nell’area del Torino, per Baracani si può proseguire. Dieci minuti più tardi il subentrato Torri trattiene Pestrin: l’arbitro concede la punizione ma stranamente non ammonisce l’attaccante. Ammonito, invece, Gasbarroni per inutili proteste. Torri viene graziato anche al 77’ quando non subisce nessuna sanzione disciplinare per un’entrata in ritardo su Genevier. Corrette poi la segnalazione di fuorigioco per Arma su lancio di Gasbarroni e l’ammonizione al diffidato Leon che rischia anche il rosso per plateali proteste. Costretto al giallo con conseguente squalifica anche Pestrin per uno sgambetto da dietro su un avversario sfuggito al controllo di D’Ambrosio e Genevier. E nel finale lo stesso cartellino tocca a Bombardini per un intervento scorretto ai danni di Gasbarroni. Insomma, nell’economia del match pesano soprattutto i due rigori ma anche per il resto, tra mancate ammonizioni, punizioni e rimesse laterali invertite, la terna non è apparsa certamente in giornata di grazia.
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