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Domenica 14 è stato il quarto uomo a Reggio Calabria dove ha aiutato il giovane Pierpaoli via auricolare, l’altro ieri ha diretto personalmente la delicata sfida dell’Olimpico torinese tra i granata di Gianni...
"Domenica 14 è stato il quarto uomo a Reggio Calabria dove ha aiutato il giovane Pierpaoli via auricolare, l’altro ieri ha diretto personalmente la delicata sfida dell’Olimpico torinese tra i granata di Gianni De Biasi e la nuova Inter di José Mourinho. Il veterano Stefano Farina se l’è cavata egregiamente dimostrando di essere sempre un arbitro di sicuro affidamento nonostante abbia superato i limiti di età. Per lui infatti è stata concessa una deroga dal designatore Collina che gli permetterà di arbitrare anche in questa stagione. Noto per la sua permalosità, il 46enne fischietto di Novi Ligure non si è smentito nemmeno in questa occasione andando a rimproverare i calciatori interisti che festeggiavano vicino alla Maratona indisponendo i tifosi granata ed avendo diversi battibecchi con i protagonisti ed in particolare con Zlatan Ibrahimovic. Farina ha gestito la partita dal primo all’ultimo minuto col piglio dell’arbitro autoritario e severo non concedendo nulla, nemmeno il vantaggio su un fallo subito dai granata che avrebbero potuto imbastire un interessante contropiede. Nessuno sconto nemmeno sui cartellini: 4 in totale, di cui 3 ai danni dei granata Paolo Zanetti (sacrosanto per trattenuta su Adriano), Pisano (forse severo anche se probabilmente interpretato come fallo da “frustrazione”) e Pratali (per proteste). Per i nerazzurri ammonito solo il nervoso Balotelli, subentrato a pochi minuti dal termine e reo di un fallo da tergo. Nessuna decisione discutibile a suo carico nelle zone calde del campo ma il suo assistente Di Liberatore, segnalando un fuorigioco inesistente di Abbruscato che fa da torre per l’inserimento di Amoruso nel frattempo strattonato in modo evidente da Chivu, vanifica la possibilità di un calcio di rigore in favore del Torino che avrebbe potuto riaprire la partita sul finire del primo tempo quando il risultato era sullo 0-2. Regolare invece la posizione del brasiliano Mancini tenuto in gioco da Pratali nell’azione del vantaggio interista. Nessun dubbio, infine, nemmeno sul mani in area nerazzurra di Ibrahimovic in barriera sulla punizione di Amoruso: semplice protezione del volto. Qualche dubbio resta invece sulla deviazione di Materazzi sulla botta dalla distanza di Diana ma le immagini qui non aiutano.
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