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Per la partita dal sapore di serie A tra Brescia e Torino allo stadio intitolato alla memoria di uno degli Invincibili, Mario Rigamonti, l’arbitro designato, Gianluca Rocchi da Firenze, internazionale ed...
"Per la partita dal sapore di serie A tra Brescia e Torino allo stadio intitolato alla memoria di uno degli Invincibili, Mario Rigamonti, l’arbitro designato, Gianluca Rocchi da Firenze, internazionale ed a detta di molti uno dei migliori arbitri italiani non ha affatto convinto: non usando uno stesso metro di valutazione durante il corso della partita ed alternando severità a permissivismo ha scontentato un po’ tutti e, crediamo, anche il designatore Collina. La sfida tra le due squadre è partita subito forte dal punto di vista agonistico e Rocchi ha dovuto subito estrarre il primo cartellino per provare ad incanalarla nei binari giusti: dopo appena 4’ il paraguayano Mareco viene ammonito per un’entrata in ritardo su Colombo sulla sinistra della difesa bresciana e la decisione appare ineccepibile. Non altrettanto può dirsi, al 13’, la scelta di fischiare una punizione contro Rolando Bianchi che invece il fallo l’aveva inizialmente subito dal difensore: una scelta “molto italiana” che ha tutta l’aria di dare ragione al difendente a prescindere. Al 14’ è Loviso a finire sul taccuino del direttore di gara per un fallo cosiddetto tattico nella metà campo avversaria nel tentativo di fermare una ripartenza: in questo caso l’arbitro ha applicato la norma del vantaggio lasciando proseguire e poi è andato ad ammonire il playmaker granata una volta interrotto il gioco. Al 20’ primo vero episodio incriminato: Pratali lancia lungo per Di Michele ed il portiere Arcari nel tentativo di anticipare la giocata dell’attaccante agguanta il pallone sulla linea (sul lato corto alla sua destra) e se la trascina fuori interamente. Rocchi fischia correttamente la punizione ma ignora di sanzionare il portiere con un cartellino (probabilmente non avendo ritenuto che si trattasse di chiara occasione da rete) ma quantomeno un giallo sarebbe stato appropriato. Invece niente. Al 26’ è Zambelli a guadagnarsi l’ammonizione per un fallo su Pratali (ci può stare) mentre al 45’ Rocchi torna inspiegabilmente buonista sventolando solo il giallo per un’entrata da tergo tanto ingenua quanto gratuita di Loria ai danni di Flachi sempre nella metà campo del Brescia. Al 51’ è la volta di Barusso che trattiene per la maglia Gasbarroni: ineccepibile l’ammonizione. Al 63’, invece, Rocchi lascia correre l’azione nonostante vi siano gli estremi per fischiare un calcio di punizione a favore dei granata per un fallo su Rubin e sul proseguimento dell’azione stessa Colombo è costretto ad un fallo da ammonizione. Al 66’ l’episodio clou con l’espulsione di Belinghieri autore di un’entrata in ritardo col piede “a martello” sulla tibia di Dallamano proprio sotto gli occhi dell’arbitro che non ha potuto esimersi dall’allontanarlo dal terreno di gioco. Qualche minuto dopo ci sarebbero gli estremi per la seconda ammonizione ai danni del granata Colombo reo di una brutta entrata su Walter Lopez ma Rocchi, tornato buonista, lo grazia. Sterili lamentele dei granata per un presunto fallo di mano in area del Brescia ma il difensore non tocca il pallone e nel finale fuorigioco inesistente fischiato a Possanzini tenuto invece nettamente in gioco da Pratali. In generale dunque giornata non positiva per Rocchi (con lui il bilancio dei granata è aggiornato a 5 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte) e per i suoi assistenti Barbirati e Manganelli.
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