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Non senza qualche protesta, soprattutto da parte del rumoreggiante pubblico del “Nereo Rocco”, l’arbitro Massimiliano...
"Non senza qualche protesta, soprattutto da parte del rumoreggiante pubblico del “Nereo Rocco”, l’arbitro Massimiliano Velotto della sezione di Grosseto ha amministrato il match conclusosi senza particolari episodi da moviola ma a tratti fin troppo spigoloso. Il trentaseienne direttore di gara, ben coadiuvato dai suoi assistenti Bernardini e Marrazzo, ha dovuto faticare non poco per tenere in pugno una partita che ha vissuto alcuni momenti difficili a causa dei nervi tesi dei protagonisti consci dell’importanza della posta in palio: entrambe le squadre avevano, infatti, la necessità di muovere la propria classifica deficitaria rispetto agli obiettivi prefissati. Che la partita potesse essere ricca di scontri e perdite di tempo lo si è capito dopo appena 2’ quando Di Cesare si faceva male in seguito ad uno scontro fortuito con Lionetti e rimaneva a terra per oltre un minuto. La prima fase dell’incontro era ampiamente caratterizzata da fischi continui sottolineati dai mugugni del pubblico di casa. Velotto alternava metro severo e permissivo fischiando quasi tutto ma non sanzionando mai gli interventi irregolari con l’ammonizione. Un esempio al quarto d’ora quando Lazarevic era trattenuto per un braccio da Longhi che la faceva franca. Per il primo cartellino giallo occorreva attendere così il 43’ quando Di Cesare tratteneva ripetutamente Gissi e lasciava la propria traccia sul taccuino dell’arbitro. Nella ripresa, al 51’, veniva poi ammonito Longhi per un fallo da dietro ai danni di Lazarevic. Il vantaggio dei granata non cambiava il copione della partita con fischi ancora più continui ed infortuni occorsi a giocatori del Torino (Sgrigna e De Feudis in particolare) con conseguenti perdite di tempo sottolineate dai fischi dei giuliani. Al 77’ timide proteste dei padroni di casa per un presunto calcio di rigore invocato da Marchi il quale però si lasciava cadere platealmente in area a palla persa: qui poteva anche starci il giallo per simulazione. Sul finire del match ignorato giustamente anche un tocco involontario di braccio di Dario D’Ambrosio che toccava da terra il pallone al limite dell’area dopo esser stato superato da Sgrigna. Riprende dunque la serie positiva (ora tre vittorie in quattro partite) del Torino con Velotto dopo l’umiliante sconfitta interna di circa due mesi fa contro il Frosinone mentre per gli alabardati con l’arbitro toscano si tratta della seconda sconfitta interna consecutiva (la prima fu un vero e proprio tonfo: 0-4 dalla Reggina). Da sottolineare il buon contributo dei due guardalinee, particolarmente attenti sulle posizioni di offside.
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