- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Deludente prestazione di Massimiliano Saccani, arbitro designato per dirigere Inter-Torino. Diversi i casi al vaglio delle varie moviole e nel complesso una direzione con più ombre che luci. Il fischietto mantovano,...
"Deludente prestazione di Massimiliano Saccani, arbitro designato per dirigere Inter-Torino. Diversi i casi al vaglio delle varie moviole e nel complesso una direzione con più ombre che luci. Il fischietto mantovano, internazionale mancato, interpreta una partita “all’inglese” lasciando giocare molto anche se talune circostanze avrebbero meritato di essere sanzionate. Non usa lo stesso metro, però, in una circostanza col Torino che sta ripartendo dalla propria metà campo in contropiede: Saccani, infatti, ferma l’azione per un fallo su un giocatore granata e non concede il vantaggio che avrebbe favorito il Toro. Ancora più grave la mancata ammonizione a Chivu che rifila una leggera gomitata a Comotto sotto i suoi occhi. In questo caso l’arbitro non è stato nemmeno aiutato dal suo assistente. Per quanto riguarda la gestione delle situazioni calde in area di rigore, la terna arbitrale (curiosamente tutti e tre si chiamano Massimiliano) non è stata fortunata poiché le situazioni non sono state evidentissime: la prima è in area nerazzurra, Cordoba tocca con la mano una respinta di Materazzi ma la distanza non sembra tale da giustificare l’assegnazione del penalty ed il contatto avviene in modo del tutto fortuito. Giusta anche la decisione di assegnare una punizione ai granata per un contatto Di Loreto-Cruz con il primo che anticipa l’argentino il quale si trova di spalle rispetto alla porta di Sereni. Non esiste neanche il caso Natali-Materazzi poiché il gioco era già fermo avendo il pallone oltrepassato la linea di fondo durante la sua traiettoria susseguente al corner. Maggiori dubbi sugli interventi di Natali su Cruz che cerca l’anticipo di testa su un cross proveniente dalla destra e sul rigore assegnato per fallo di Comotto su Ibrahimovic. Nel primo caso effettivamente Natali se la cava con un po’ di mestiere, si vede una leggera spintarella ma certamente non tale da giustificare il “carpiato” dell’argentino. Nell’episodio del penalty che cambia il corso del match, invece, Comotto tenta un difficile recupero su Ibrahimovic liberato davanti a Sereni da un tocco di Cruz ed interviene in modo sì irruento ma corretto in quanto col piede destro anticipa nettamente lo svedese che, calciando a vuoto, perde l’equilibrio e cade. Tuttavia bisognerebbe valutare l’entità dell’impatto della spalla e della coscia del capitano granata sul funambolo nerazzurro per capire quanto abbia inciso sulla perdita di equilibrio di quest’ultimo. Non è facile anche perché se in diretta la spinta può apparire decisiva, altrettanto non si può dire dopo averla rivista alla moviola. Ad ogni modo, una volta fischiato il calcio di rigore non si spiega come mai Saccani non abbia espulso Comotto per fallo da ultimo uomo. Probabilmente inconsciamente non era convinto fino in fondo della decisione presa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA