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Il regista che non c’è

Redazione Toro News

Concluso il mercato, ancora per diversi giorni sarà tempo, per i tifosi e gli appassionati, di considerazioni sul valore delle operazioni concluse, di voti e giudizi a quanto fatto (o non fatto).

"Analizziamo ora l’altro lato della medaglia di questo calciomercato, ossia quello che ci si aspettava, ma che non è arrivato (come per esempio Gabionetta, richiesto da Giugno dall’allenatore, anche se l’acquisto di Scaglia può rendere meno amaro quello non concretizzatosi del giocatore brasiliano). In primis, il regista. Nessuno vuole mettere in discussione la qualità del neo granata De Feudis o di Obodo e compagni, ma il giocatore tanto richiesto da Franco Lerda non è arrivato. Non lo era neanche Gorobsov, a dire il vero. Certo, il sogno Milanetto si è infranto di fronte alla pretesa economica del giocatore (che vuole vedersi riconoscere quanto oggettivamente merita, essendo un quasi titolare nel Genoa), ma un vero e proprio costruttore di gioco, in questa squadra, manca. De Vezze e Zanetti hanno sì delle idee, ma sono molto più abili nell’interdizione, mentre Obodo e De Feudis non possono essere considerati registi “alla Pirlo”, come invece potrà essere, in futuro, per l’acerbo Cofie. Tuttavia, troppo delicato è questo ruolo per puntare direttamente sull’ex Primavera del Genoa. Passiamo in seguito alla difesa, dove manca un giocatore dinamico al centro (escluso Rivalta, che verrà utilizzato come primo sostituto di Di Cesare). Poi i rincalzi. Con Filipe ancora non in forma, Pratali infortunato, Zavagno tutto da scoprire (ma il curriculum dice che in B ci sa stare eccome) e il giovane Carrieri “da svezzare”, il Torino ha la coperta un po’ corta. Pecca grave, questa, soprattutto in un reparto che, visto anche il modulo iperoffensivo adottato da Lerda, conterà spesso, purtroppo, diverse ammonizioni (e conseguenti squalifiche). Del “caos” portieri si è già parlato in precedenza. Troppi numeri 1, con ambizioni da titolari, possono rappresentare alla lunga un problema per lo spogliatoio granata e acquistare un altro estremo difensore negli ultimi minuti di mercato sembra una vera e propria mancanza di fiducia nei confronti di Bassi e Morello. Lerda avrà le sue belle gatte da pelare, in questo caso. Infine il numero dei giocatori in rosa. Troppi trentuno elementi, soprattutto se ben venticinque sono gli Over 21, sapendo che solo diciannove di questi possono essere impiegati durante la stagione. Tenere sei giocatori fuori squadra può rendere l’aria di Torino davvero pesante e irrespirabile, per il resto del gruppo. Anche in questo caso, il ruolo dell’allenatore dovrà essere decisivo, per mantenere una fondamentale coesione e raggiungere il tanto agognato obbiettivo.

(Foto: M. Dreosti)