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Tra le tante note positive che ha portato la vittoria di ieri sera della formazione granata sul Vicenza non si possono non citare anche gli importanti segnali di ripresa lanciati dal capitano, Rolando Bianchi.
Dopo un periodo piuttosto...
Tra le tante note positive che ha portato la vittoria di ieri sera della formazione granata sul Vicenza non si possono non citare anche gli importanti segnali di ripresa lanciati dal capitano, Rolando Bianchi.
Dopo un periodo piuttosto critico, aggravato dalla crisi – perdurante, purtroppo, tutt'ora – del gol, il capitano granata era anche finito al centro di numerose trattative di mercato col Catania, più che Chievo e Cesena, disposto a fare sacrifici enormi per lui: con garbo, però, Rolando ha rispedito al mittente qualsiasi offerta e si è riproposto di riconquistarsi sul campo, col granata sulla pelle, la fiducia dei tanti mugugni che giustificati o meno gli sono piovuti addosso in questi ultimi mesi.
I primi effetti di questa scelta, quella di restare, si sono sentiti già ieri sera allo stadio quando l'Olimpico ha salutato a suon di applausi il suo ingresso sul terreno di gioco, prima durante l'intervallo per il riscaldamento e poi in campo a partita in corso.
Il segnale importante, però, ce lo si attendeva da lui. Il tecnico Ventura, presentando la partita contro il Vicenza, aveva risposto alle domande su Bianchi spiegando che il capitano sarebbe tornato in campo ''quando mi dirà di essere pronto per essere protagonista in questa squadra'', raccontando poi di averlo visibilmente migliorato nell'ultimo periodo - ''adesso ride e scherza, ma fino a qualche settimana fa aveva smesso di farlo'' – e sottolineando un dato importante, fondamentale, per capire il momento giusto della sua ripresa: ''finchè in partita come in allenamento continuerà a reagire con gesti di stizza alle occasioni da gol che sbaglia significa che non è ancora pronto, perchè vuol dire che sta dando ancora troppo peso a quegli errori e si sta lasciando trascinare dalla pressione e dall'agitazione''.
E' questo l'indizio che dovrebbe far scattare l'ottimismo tra i tifosi: ricordando la partita di ieri sera, infatti, pur non riuscendo a riportare il proprio nome sul tabellino dei marcatori Bianchi non hai mai reagito sopra le righe dopo aver fallito le occasioni che ha avuto, ma soprattutto la gioia per la rete del vantaggio – pur non avendola siglata lui – ed il conseguente abbraccio ai compagni Antenucci e Surraco per festeggiare il vantaggio sono segnali inconfutabili del sorriso che sta tornando.
(foto N.Campo)
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