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- Redazione TORONEWS
Non accade spesso che Torino e Juventus si contendano gli stessi giocatori sul mercato, viste le differenze a livello tecnico ed economico tra le due società. Non è affatto raro assistere a trattative dirette tra un club e l’altro (gli ultimi casi sono quelli che hanno visto Rolando Mandragora e Marko Pjaca passare dal bianconero al granata), mentre negli ultimi anni non è stato frequente che i due club torinesi si siano fatti concorrenza sul mercato dandosi battaglia per arrivare a uno stesso giocatore di una squadra terza. Ecco perché quando questo accade, come nel caso di Federico Gatti, il caso fa scalpore. Il difensore del Frosinone era a un passo dal Torino, ma la Juventus in extremis ha pareggiato l’offerta granata e ha strappato il sì del giocatore e del club ciociaro.
RICORDATE KNEZEVIC? – Il potere economico e il maggior fascino della Juventus giocarono un ruolo decisivo anche nel caso di Dario Knezevic, difensore croato del Livorno adattabile come centrale o terzino destro che nell’estate del 2008 fu al centro di una lite di mercato tra Juve e Toro. Il club granata, già guidato dal patron Urbano Cairo, raggiunse un accordo con il club toscano del patron Spinelli per rilevare la metà del cartellino del al costo di un milione e mezzo. Ma un blitz dell’allora direttore sportivo bianconero Secco fu decisivo: prestito a 700mila euro e diritto di riscatto a 1.5 milioni. Cairo si infuriò: "Non si può vendere un giocatore due volte – le sue parole -. Se fosse così, mando tutto in Lega e vediamo che cosa succede. Se vendo la stessa casa due volte, qualcuno potrebbe anche denunciarmi per truffa. Non credo si possa fare". Spinelli rispose così: "Il Torino si era impegnato molto per prendere il giocatore. Cairo lo voleva ma sui contratti la cosa più importante è la firma del giocatore, che invece si è accordato con la Juventus". Knezevic, dal canto suo, spiegò così le ragioni della sua scelta: "Da piccolo volevo giocare in una grande squadra, ho scelto la Juve e credo di aver fatto bene. Rispetto il Torino ma ho scelto la Juve, non ho mai avuto dubbi". Per la cronaca, Knezevic raccolse solo 4 gettoni in bianconero nell’estate 2008 e poi fece ritorno al Livorno. Insomma, il Torino a posteriori non ebbe grossi rimpianti.
LYANCO – Le cose andarono diversamente nel 2017, quando il Torino prese il promettente difensore centrale Lyanco dal San Paolo. Su di lui c’erano le attenzioni di diversi club italiani ed esteri, tra cui proprio la Juventus. Nel marzo di quell’anno, tuttavia, il Torino anticipò la concorrenza versando nove milioni al San Paolo tra parte fissa e bonus e facendo sottoscrivere un contratto pluriennale al giocatore brasiliano. “Lyanco è nostro, lo abbiamo soffiato alla Juve”, disse il presidente Cairo. Il giocatore confermò: “La Juventus mi voleva ma il Torino mi ha voluto di più. Sarà bello e divertente giocare contro la Juve nel derby anche se la prima volta sarò spettatore. Non vedo l’ora di iniziare”. La storia granata di Lyanco è stata caratterizzata da alti e bassi e probabilmente non ha rispettato appieno le attese terminando nell’estate del 2021, quando il difensore è stato ceduto al Southampton. Ma i derby di mercato sono ben più frequenti a livello di vivaio, considerando che – specie nella fascia di età che precede il settore giovanile – la concorrenza tra Torino e Juventus per i ragazzini più talentuosi del territorio torinese è costante. Ad esempio, nell’estate scorsa il Torino è riuscito a strappare alla concorrenza dei bianconeri il 2007 Gioele Conte del Lucento. Dentro e fuori dal campo, il duello tra granata e bianconeri riserva sempre colpi di scena.
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