Sulla partita pareggiata 0-0 contro la Salernitana si è detto molto e anche per il tecnico del Torino, Ivan Juric, non è stato un postpartita come gli altri. La conferenza stampa straordinaria delle scorse ore, è stata un punto importante per la stagione del Toro perché ha chiarito con assoluta fermezza gli obiettivi e le dinamiche per i prossimi mesi, conclusivi della stagione e che porteranno alla scadenza dell'attuale contratto dell'allenatore granata. Si è tornati a parlare senza nascondersi dell'obiettivo Europa, un sogno per tutto il popolo granata ma per il quale c'è molto da crescere soprattutto in termini di fase realizzativa per evitare di perdere altri punti preziosi, come successo nell'ultima gara contro la Salernitana.
il tema
Il Torino non segna con le “piccole”: l’attacco non funziona, pochi tiri e punti
Solo Empoli e Salernitana hanno segnato meno del Toro in Serie A
—Un evidente punto di forza del Torino in questo campionato è la difesa con il numero di gare a reti inviolate di Vanja Milinkovic Savic che continua ad aumentare attestandosi sempre di più tra le prime in questa graduatoria come Inter e Juventus. D'altro canto c'è però un chiaro problema nel riuscire a trovare la via del gol da parte degli attaccanti e di tutto il resto della squadra. Su 22 partite giocate in Serie A i granata sono rimasti a secco in ben dieci occasioni, quasi la metà delle partite. Si tratta certamente di un dato che non si confà ad una formazione che punta a raggiungere un piazzamenti per le coppe Europee. A livello totale di marcature i numeri sono eloquenti per il Toro: con 20 reti segnate in 22 partite si ritrova alle spalle soltanto la Salernitana (19) e l'Empoli (15). Tutte le altre diciassette squadre di Serie A hanno fatto più reti del Torino. L'impressione che i granata lasciano è proprio quella di una squadra che fa fatica a creare occasioni da gol specialmente quando l'avversario si difende molto basso lasciando il possesso palla al Toro per lunghi tratti.
Contro le squadre chiuse il problema si amplifica: poche soluzioni dalla panchina per Juric
—Il muro eretto da Filippo Inzaghi contro il Torino ha avuto come conseguenza un risultato di 0-0, ovvero ciò che si auspicavano in casa Salernitana. Juric e i suoi collaboratori non sono riusciti ad incidere sulla partita facendo le dovute correzioni per cambiare l'inerzia del match e il muro dei campani ha così retto per tutti e 90 i minuti. Non si tratta però di un problema inedito perché già in altre precedenti sfide contro squadre che sono giunte all'Olimpico con il solo obiettivo di difendersi per strappare uno 0-0, i granata non erano stati in grado di trovare delle soluzione alternative. I pareggi in casa contro Cagliari, Verona e Udinese sono altri esempi di un copione di gara che si sta ripetendo con eccessiva frequenza. In queste quattro partite citate il Toro ha infatti raccolto la miseria di 4 punti, sperperandone quindi altri 8 contro tutte formazioni che lottano per salvarsi e segnando una sola rete (con un Ilic che ha trovato il gol nel recupero contro l'Udinese in maniera piuttosto fortunosa). Rispondendo ad una domanda in merito a ciò, Juric ha affermato in conferenza di non vedere un livello troppo differente tra il suo Toro e altre avversarie: "Io penso che il valore del Torino non sia così dominante per vincere facilmente queste partite. Io vorrei che si parlasse delle cose positive. L’Udinese è meno di noi? Non è così netto e da là parte tutto questo scontento continuo". Non si tratta inoltre di una problema nuova perché già negli anni scorsi si era incappati in queste difficoltà e la panchina in tal senso non aiuta Juric a dare uno scossone al match con qualche elemento che riesca a fare la differenza a gara in corso.
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