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IL TEMA

Il Toro di Giampaolo segnava più di quello di Juric: l’analisi delle difficoltà

Roberto Ugliono

Juric ha spesso sottolineato che mancano i gol degli esterni, a questo vanno aggiunti i guai fisici dei trequartisti

Il Torino di Ivan Juric vola in classifica rispetto a quello targato Marco Giampaolo di appena un anno fa. Quasi tutte le statistiche vanno a favore dell'allenatore croato, tranne una casella: quella dei gol segnati. La scorsa stagione alla fine del girone d'andata erano 28, mentre ora sono 23. Cinque reti di differenza. Tanto se si pensa quanto sia stato rinforzato il Torino. Soprattutto perchè il Torino del tecnico abruzzese a Natale ci arrivò da ultimo in classifica, mentre oggi è saldamente a metà graduatoria, lontano dalla zona rossa.

LE PROBLEMATICHE - Provando ad interpretare questo date, innanzitutto la differenza la fa l'assenza di Belotti. Con Giampaolo il Gallo aveva avuto uno dei suoi migliori avvii di stagione di sempre con 10 reti nelle prime 12. Numeri ben diversi da quelli di questa stagione, durante la quale Juric non ha praticamente mai avuto a disposizione Belotti. Il suo sostituto, Sanabria, fin qui sta confermando i numeri della sua carriera, che non lo hanno mai dipinto come una macchina da gol. Ma non è l'unico problema offensivo per Juric. I trequartisti per problemi fisici vanno a corrente alternata e quindi il croato non ha quasi mai potuto avere con continuità Brekalo, Pjaca e Praet in forma. Ultimo, ma non per importanza, è l'apporto in zona offensiva degli esterni. Juric ha spesso spiegato quanto nel suo sistema siano fondamentali i loro gol. Al momento però dagli esterni è arrivata una sola rete: quella di Singo contro la Sampdoria. Così, il capocannoniere fin qui è un mediano, Pobega, che ha segnato quattro gol.

MERCATO - Sembra scontato dire che se il Torino volesse risolvere i suoi problemi dovrebbe ricercare sul mercato un centravanti che abbia nelle sue corde continuità realizzativa. Ma interpellato in merito, Ivan Juric è parso scettico sul fatto che questa possa essere la soluzione. In avanti d'altronde il Torino è coperto, come spiegato dallo stesso Juric dopo la partita contro l'Inter, con Belotti (che tornerà a febbraio) e Sanabria. Un innesto in avanti nel mercato di gennaio potrebbe arrivare solo in caso partisse Zaza, e non è nemmeno detto che questo possa accadere. Ecco allora che a Juric piacerebbe avere qualcosa in più tra centrocampo e trequarti, con l'innesto di giocatori che possano migliorare la fluidità del gioco aumentando la capacità della squadra di creare occasioni da gol, capacità che fin qui si è vista contro squadre di bassa o media classifica ma non contro le squadre di più alto livello.