Secondo incrocio stagionale tra Torino e Frosinone. In questo caso saranno i ciociari a giocare in casa, dopo lo scalpo in Coppa Italia ai tempi supplementari il 2 novembre scorso. Un successo per 2 a 1 arrivato tra le polemiche arbitrali. Fu il primo serio tentativo di Juric di varare il 3-5-2 e fu un tentativo che portò in dote quanto meno le occasioni da rete. Il Torino fu molto sciupone e avrebbe certamente meritato di più rispetto all'1 a 1 al 90' e alla sconfitta al 120'. Il Frosinone si dimostrò squadra giovane, frizzante e ricca di qualità. La filosofia dei laziali in sede di costruzione della squadra è stata abbastanza chiara. Attingere a piene mani dai club più quotati della nostra Serie A e non solo, imbottendosi di giocatori di talento in prestito da mettere in vetrina e valorizzare. I nomi sono tanti e molti di loro hanno avuto un ruolo importante nell'eliminazione del Torino dalla seconda competizione nazionale.
Il tema
Il Torino ritrova il Frosinone dei prestiti “stellati”: da Ibrahimovic a Soulé
Soulè, Reiner, Barrenechea e Jorge: i talenti che hanno sconfitto il Torino in Coppa
—Sotto la Mole subentrarono Matias Soulè, Reiner, Enzo Barrenechea e Kaio Jorge. Tre dei quattro nomi sono in prestito dalla Juventus, mentre Reiner è in prestito dal Real Madrid e non ci sarà contro il Torino a causa di un acciacco fisico. Nella formazione titolare giocò invece e segnò il primo gol Ibrahimovic, arrivato dal Bayern Monaco in prestito con diritto di riscatto per il Frosinone e controriscatto però in favore dei bavaresi. Il progetto Frosinone fin qui sta funzionando. I numeri lo dicono. I ciociari di Eusebio Di Francesco hanno 18 punti, uno in meno rispetto al Torino, e a cinque giornate dal termine dell'andata sono prossimi a raggiungere quei venti punti che rappresentano la quota ideale per il giro di boa perfetto per tutte le squadre che vogliono raggiungere la salvezza e la fantomatica quota quaranta. Oltre ai punti, il Frosinone ha offerto prestazioni di livello. Sarà quindi una trasferta tutt'altro che semplice quella del "Benito Stirpe" per i ragazzi di Ivan Juric, che saranno privi dello squalificato Karol Linetty.
Le idee diverse sui prestiti: sono la fortuna del Frosinone, non del Torino
—La strategia dei prestiti secci del Frosinone non è mai stata appoggiata dal Torino nell'era Juric. Lo stesso allenatore croato aveva sottolineato, parlando ad esempio di Tommaso Pobega, che non era producente per la società far maturare e crescere un giocatore di proprietà del Milan che al termine della stagione sarebbe tornato sicuramente nel club rossonero. Va detto che le prospettive del Torino e della matricola Frosinone sono ben differenti e di conseguenza anche le filosofie progettuali non possono che essere diverse. Per i granata sono più funzionali giocatori da prelevare, valorizzare e poi rivendere e proprio questa via è stata battuta in estate da Davide Vagnati e dal club.
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