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Triplice infortunio per Duvan Zapata, che ha riportato una lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale, e che conclude quindi con molte probabilità la sua stagione calcistica, auspicando in un ritorno il prima possibile. Non una situazione facile per i granata, il cui allenatore, Paolo Vanoli, ha sempre sostenuto l’importanza di avere a disposizione 4 attaccanti forti, e trovandosi adesso soltanto con 3 attaccanti: Adams, Sanabria e Karamoh, più il giovanissimo Njie, anche lui infortunato e comunque dotato di caratteristiche diverse da quelle di Zapata. Chi in attacco ha reso molto bene finora è Che Adams, e adesso allenatore, società e tifosi sperano che possa prendere lui l’eredità del capitano granata in quanto a responsabilità nel comandare e gestire l’attacco, in attesa che possano arrivare rinforzi dal mercato di gennaio.
Non soltanto il proprio capitano, con l’infortunio di Duvan Zapata il Torino perde anche un giocatore fondamentale negli schemi di Mister Vanoli: un giocatore molto forte fisicamente, con un’ottima tecnica, in grado di spostare gli equilibri difensivi avversari attirando su di sé la marcatura e permettendo le incursioni di esterni, mezzali e dell’altra punta; un giocatore su cui molto spesso i granata hanno costruito le azioni offensive, non soltanto con i suoi inserimenti, ma anche grazie alla sua capacità di proteggere il pallone e scaricarlo per creare ulteriori spazi tra le linee difensive avversarie. Grazie a questo ruolo di Duvan Zapata, Che Adams ha potuto essere la punta da incursione, che gestiva di più il pallone e che legava attacco e centrocampo, abbassandosi per ricevere e partecipando direttamente alla fase di possesso. Adesso che Duvan è fuori, alla situazione odierna (non considerando quindi voci di mercato che, in quanto tali, non hanno alcuna certezza) il compagno d’attacco di Adams, che ora più che mai potrà diventare titolare inamovibile, sarà uno tra Sanabria e Karamoh. Date le caratteristiche più tecniche e di velocità degli altri due, è evidente come spetterà necessariamente alla punta scozzese caricarsi del ruolo che prima era del colombiano. Che Adams è comunque un giocatore fisicamente molto prestante, adatto anche alla protezione del pallone e allo scontro con i difensori avversari, nonostante debba ancora migliorare su quest’aspetto: per lui finora 18 duelli vinti su 38 totali, e lo stesso vale per gli scontri aerei, di cui ne ha vinti soltanto 6 su 19 totali. Può contare inoltre sulla sua velocità (32,33 km/h di velocità massima e 6,07 km/h di velocità media) e sulla sua ottima tecnica per creare spazi e continuare, nonostante il nuovo ruolo, ad abbassarsi per costruire lui stesso potenziali azioni da rete, non facendo però mancare le sue incursioni, avendo già dimostrato che, grazie alla sua velocità e freddezza sotto porta, può essere molto pericoloso.
Proprio su quest’ultimo aspetto Adams dovrà lavorare molto, e Vanoli certamente gli darà una mano a riguardo. Finora su 12 gol totali segnati dal Torino, 3 sono di Adams e 3 di Zapata, capocannonieri della squadra a pari merito. Adesso che non c’è Duvan, lo scozzese dovrà diventare il vero protagonista delle azioni offensive del Toro, non avendo il colombiano ad aiutarlo a cambiare il risultato (ed essendo Sanabria e Karamoh statisticamente meno prolifici). In queste prime giornate di campionato non ha comunque fatto mancare la sua freddezza sotto porta, e l’ha dimostrato con il terzo gol di Verona, in cui ha avuto bisogno di tutto il suo cinismo per segnare da posizione non semplicissima, ma su solo 7 tiri in porta tentati (che già sono pochi), ne sono andati a segno soltanto 3. La perdita di Duvan Zapata mette l’attacco del Torino in una posizione complicata, ma grazie ad un’ottima trattativa di mercato, adesso possono contare su un vero pezzo da novanta in quella posizione. Riuscirà Che Adams a non far sentire la mancanza del capitano granata?
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