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Il Toro a due facce di Juric: nel secondo tempo la squadra perde lucidità

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L'ultima gara contro la Lazio ha riportato a galla dei problemi noti da tempo ai granata
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Con la sconfitta di giovedì sera contro la Lazio il Torino ha perso l'ennesima occasione per salire sul treno che punta alle coppe europee. La squadra sicuramente ha sofferto ancor di più nel vedere il modo in cui ha perso la partita: durante il primo tempo il gruppo di Juric si è imposto sin dall'inizio, giocando da protagonista e creando numerose azioni, che purtroppo noni è mai riusciti a concretizzare. Durante la ripresa, al 50' minuto, è arrivato il gol da parte della Lazio con Guendouzi e da quel momento la gara è cambiata radicalmente. I granata non sono mai riusciti ad assimilare il colpo subito ed hanno faticato a tornare in partita.

Torino sesto in classifica se si guardasse solo il primo tempo

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Partire bene e rallentare nel secondo tempo è un'abitudine che questo Toro ci sta abituando abituando a mostrare ormai troppo spesso. A consolidare questo aspetto sono proprio i dati, che se analizzati con attenzione parlano chiaro. Balza all'occhio soprattutto una statistica, i gol subiti: 5 nel primo tempo e 17 nel secondo tempo. Se creassimo una classifica in cui venisse considerato solamente il primo tempo il Torino sarebbe sesto a quota 36 punti, alla pari con la Juventus quinta. Guardando questa classifica i gol fatti sarebbero 11 e quelli subiti 5. Se invece valutassimo solamente le prestazioni realizzate nel secondo tempo di ogni gara il cambiamento sarebbe enorme, con i granata undicesimi a quota 29 punti, alla pari con il Monza. I gol realizzati durante la seconda frazione di gioco sono 12 e quelli subiti 17.

Il calo nel secondo tempo, un aspetto che si protrae da anni

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L'ultima partita contro la Lazio non ha fatto altro che portare a galla un tema già affrontato diverse volte nel triennio Juric, con la squadra che parte spesso forte e con ritmi alti per poi perdere qualità a livello di tenuta atletica e mentale. I due gol subiti giovedì nel secondo tempo erano evitabili con una difesa più attenta, che proprio nel momento del bisogno non si è dimostrata reattiva. Proprio Cataldi, preparatore dei portieri, in merito alle reti subite dai biancocelesti ha commentato: "Sapevamo che sarebbero calati nel secondo tempo". Tali parole testimoniano la consapevolezza dello staff, che ora deve sicuramente trovare una soluzione per ovviare a questo problema. Ad oggi si tratta di un grande limite per i granata, che ha sempre impedito loro di fare il grande salto di qualità. Tale differenza di rendimento tra primo e secondo tempo si può ritrovare anche agli anni precedenti. A dimostrarlo sono ancora una volta i dati, che se osservati mostrano il Torino dell'anno scorso quinto a quota 57 punti nella classifica generale in cui viene considerato solamente il primo tempo, mentre se guardassimo alle singole seconde frazioni di gioco i granata arriverebbero tredicesimi con 45 punti al termine della stagione. Una differenza notevole, che si può osservare in maniera ancor più eclatante guardando all'anno prima ancora, ossia alla stagione 2021/22. In quell'occasione il Torino sarebbe arrivato sesto con 57 punti guardando ai primi tempi e quattordicesimo a quota 40 osservando le metà di gioco successive.

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