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Tante motivazioni per il Toro domenica prossima a Udine: la ricerca di punti per progredire verso la salvezza anticipata e per tenere dietro una concorrente, l'intenzione di invertire una tendenza recente assai negativa per i granata al Friuli, e anche la voglia di una vendetta sportiva per come andò l'ultima volta in terra udinese.BANTI DA DIMENTICARE Tante recriminazioni accompagnarono il ritorno della squadra di Ventura a Torino dall'ultima trasferta a Udine. Era il 10 febbraio scorso, e si giocava la 24° giornata della Serie A 2013-2014. Il Toro era nel periodo migliore del suo campionato, reduce da sette risultati utili consecutivi, e cercava a Udine conferme importanti. Inizio di partita in salita, per il gol di Pereyra al 7' che insaccò un comodo tap-in dopo un tiro di Di Natale respinto da Gillet. Il Toro però riuscì a reagire e giocò una buona partita, penalizzata da una pessima prestazione dell'arbitro Banti di Livorno che non fischiò due solari calci di rigore per i granata, per un atterramento in area friulana di Santana da parte di Allan nel primo tempo e per un gioco pericoloso di Benatia su Glik nella ripresa. A rincarare la dose, una traversa di Cerci, che con un gran sinistro da fuori area quasi demolì la traversa di Padelli, quel giorno titolare per l'assenza di Brkic. Ecco perché i tifosi granata sperano di poter rendere "pan per focaccia" ai friulani...PUNTI SALVEZZA IN PALIO Sarà una partita, quella di domenica, importantissima anche per la classifica. Non deve ingannare il settimo posto attuale, la classifica è davvero corta e poco ci vuole per ritrovarsi a ridosso della zona calda. Glik e compagni dovranno allora essere bravi a tenere alta l'attenzione per conquistare un risultato utile ed avvicinarsi ulteriormente a quota 40 punti, per poi cercare di chiudere l'anno nel migliore dei modi in casa contro un lanciatissimo Chievo di Eugenio Corini.
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