- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
toro
Proprio sul più bello il Torino si smarrisce, rendendo inutile questa bella cavalcata iniziata con il girone di ritorno. Tanti tifosi in questi giorni hanno detto comunque vada grazie, mi accodo anch'io al grazie anche se a Brescia abbiamo buttato via la serie AApplausi a chi ha permesso questa difficile rimonta, dalla società che con almeno un anno di ritardo ha avuto la volontà di fare piazza pulita di chi non meritava di vestire la maglia granata, facendo dietrofront nella scelta dei giocatori puntando sulle qualità di chi voleva mettersi in mostra e non sul curriculum di chi aveva già dato tanto ed era venuto a Torino solo per strappare un buon ingaggio prima di finire la carriera.La scelta di dare libertà di azione a Petrachi non so se sia stata fatta per convinzione o perché c’era vera intenzione di vendere nel presidente, così come la scelta di assumere un team manager, però sono state due scelte che hanno permesso il raddrizzarsi della situazione e sono due scelte che vanno mantenute. Il fatto che Petrachi abbia detto che c’è un piano pronto anche per la B e non si navigherà più a caso speriamo sia vero e vedremo che squadra allestirà per tentare la risalita in serie A.Applausi ai giocatori quelli nuovi su tutti e la maggior parte di quelli rimasti che hanno permesso sul campo di sfiorare l’impresa. Applausi perchè hanno dato ai tifosi di nuovo l'orgoglio di tifare Toro, spero che tanti rimangano anche se sul futuro di molti di loro non ci sono tante certezze. Nel percorso sono stati fatti anche errori evitabili errori che avrebbero reso ancor più incredibile questa rincorsa raggiungendo il secondo posto, però non si può pretendere che tutto fili giusto per 21 o meglio 25 giornate.Errori che purtroppo si sono ripetuti anche nell’ultima partita.Partendo dalla formazione iniziale che a causa degli infortuni non è stato possibile migliorare anzi i cambi hanno debilitato e non di poco il Torino.La scelta di schierare Gasbarroni dall’inizio dopo che per tutto l’anno ha dimostrato di essere decisivo solo nel finale con avversari stanchi è stata pagata cara perché grazie al suo intestardirsi nel portare palla abbiamo prima sprecato un contropiede e poi dopo che ha perso palla abbiamo subito contropiede e gol.L’uscita di Salgado avvicendato da Arma si è rivelata poi negativa perché il marocchino, nonostante il gol segnato, non è mai entrato in partita ed ha dimostrato di essere ancora acerbo per partite di questo livello.E qui apro una parentesi sull'unico neo del mercato di riparazione che ha lasciato il Torino senza una vera e propria seconda punta in grado di affiancare Bianchi; i vari Salgado, Pià e Arma non si sono mai rilevati all’altezza della situazione essendo troppo impalpabili sotto porta nonostante l'impegno non sia mai mancato in nessuno dei tre, anzi sopratutto per i primi due forse lo sbattersi a tutto campo ne ha pregiudicato la freddezza sotto porta.La mancanza di alternative valide a Bianchi la si è notata soprattutto nelle partite di finale quando il Torino (finalmente con la difesa a tre) ha creato molte occasioni da rete senza capitalizzarle a sufficienza, anzi spesso sprecandole in maniera clamorosa.Nella ripresa poi il rigore del 2 a 0 è stato un duro colpo a una squadra che nonostante gli errori di cui sopra dava l’impressione di essere ancora in grado di raggiungere il pari, purtroppo l’ impossibilità di rimediare tatticamente faceva il resto e il gol di Arma è venuto troppo tardi per poter tentare la rimonta, tralasciando che Morello aveva già compiuto tre parate decisive per tenere in vita il Torino.Dopo l’arbitraggio scandaloso dell’andata e dopo le vicende giudiziarie che ne sono seguite avevo la paura che non ci volessero in serie A, l’arbitraggio di oggi mi ha rassicurato su questo, il Torino, a Brescia, non è andato in A perché non ce l’ha fatta.Ricapitolando: peccato che si sia steccato proprio all’ultima, peccato che l’arbitraggio dell’andata non sia stato degno di una finale come l’arbitraggio del ritorno (non esiste la controprova ma se al secondo minuto viene espulso Mareco e abbiamo la possibilità di calciare un rigore, forse a Torino non finisce 0a0), peccato che ci siano stati alcuni incidenti di percorso nel ritorno, peccato che ci sia stato un girone d’andata gestito in maniera vergognosa, però con tutti questi peccati forse viene da dire che alla fine non si meritava di andare in A, perché nel calcio chi sbaglia paga e il Torino quest’anno di errori ne ha fatti fin troppi, solo un campionato di livello molto basso ha permesso che rimanesse in vita fino all’ultimo. Raggiungere la serie A sarebbe stato troppo bello per esser vero. Infatti non si è avverato. Giusto così, anche se avrei preferito il contrario. Le tre squadre che sono andate in serie A hanno dimostrato tutto l'anno di avere qualcosa in più del Torino, non dimentichiamolo.Un saluto a Colantuono, che nonostante tutto ci ha fatto vedere un calcio leggermente migliore rispetto a quello visto nei tre anni di serie A, con la speranza che il prossimo allenatore ci faccia vedere qualcosa di meglio in modo da affrontarlo e batterlo dal momento che “con molto stile” ha già annunciato che l’anno prossimo allenerà l’Atalanta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA