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CAGLIARI, ITALY - FEBRUARY 19: Bremer of Torino scores his goal of 0-1during the Serie A match between Cagliari Calcio and Torino FC at Sardegna Arena on February 19, 2021 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
Cosa attendersi tatticamente da Cagliari-Torino? Lunedì sera i granata se la vedranno contro una squadra che non è ancora totalmente di Walter Mazzarri. Sono state tante, troppe le ingenuità commesse dai rossoblù nelle prime dodici gare con in panchina il toscano. Il Cagliari fatica a produrre offensivamente e ha fin qui segnato solo 16 gol, poco più di uno in media a gara. Il club sardo costruisce poche conclusioni: è penultimo in tal senso in Serie A con 156 tiri, quasi 50 in meno rispetto al Torino. Solo la Salernitana ha centrato meno lo specchio rispetto ai rossoblù: 44 volte contro le 47 del Cagliari. I rossoblù, però, sono ancora lontani dall’essere una squadra di Mazzarri soprattutto per la fase difensiva. Da quando è arrivato l’ex tecnico granata hanno sempre incassato reti, tranne nell’ultima uscita contro l’Hellas Verona, dove però si sono dovuti aggrappare al loro portiere.
AVVERSARIO - Il Cagliari ha fatto tanta fatica a trovare la quadratura del cerchio e anche Mazzarri è lontano da quelli che sono i suoi ideali di calcio. Soltanto nelle ultime due gare disputate, ad esempio, si è iniziato a rivedere il marchio di fabbrica del toscano sotto la Mole, ovvero il 3-5-2 e qualcosa di meglio si è visto: successo sfiorato contro la Salernitana, 0 a 0 a Verona. Mazzarri tenterà di non far giocare il Torino e proverà a metterla sull’agonismo e sulla fisicità. Il suo Cagliari offensivamente è pericoloso soprattutto di testa: già 5 i gol segnati in questo modo, uno in più rispetto al Torino.
STERILITÀ - Per i granata di Ivan Juric non sarà una gara semplice e per certi versi potrebbe ricordare quella di Roma, anche se il Cagliari ha molta meno qualità un po’ in tutti i reparti rispetto ai giallorossi. Servirà maggior brillantezza offensiva in casa Torino. I numeri, d’altro canto, sono inequivocabili e insindacabili: il Torino non segna fuori casa da quattro match, da 394 minuti; i granata non infilano cinque trasferte senza reti addirittura dal 1986/1987. Anche a Roma, in effetti, il vero problema era stata la produzione offensiva che non ha rispecchiato la mole di gioco prodotta fino alla trequarti. Non è un caso, dunque, che il Torino abbia il peggior attacco in trasferta del campionato (solo il Getafe in Spagna ha fatto peggio nei principali cinque tornei europei). Serviranno, perciò, idee e contenuti, sopperendo anche ad alcune mancanze preziose, come quella di Cristian Ansaldi.
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