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Il Tema

Il Toro di Juric, dall’Europa alla Coppa Italia: un triennio di occasioni perse

Luca Bonello
Luca Bonello Redattore 
Si conclude il triennio firmato Ivan Juric, denso di opportunità sfumate e con la costante presenza ingombrante della Fiorentina

Niente Europa per il Torino, che resta tagliato fuori dalla prossima Conference League a causa del mancato successo della Fiorentina sull'Olympiakos. Per i granata, anche se indirettamente, è l'ennesima occasione persa dell'epoca Juric, nella quale, tante (forse troppe) volte, è mancato quel passo avanti decisivo utile per raggiungere traguardi o togliersi soddisfazioni. Andiamo qui di seguito a rivedere le varie occasioni mancate nell'ultimo triennio, durante il quale, la presenza della Viola è una costante.

Il primo anno di Juric: il pareggio casalingo con il Sassuolo è una mazzata

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Nel primo anno di Ivan Juric, non ci sono particolari episodi degni di essere inquadrati nelle occasioni perse, a parte forse il pareggio casalingo con il Sassuolo per 1-1 di fine febbraio, che non permette l'aggancio alla zona Europa e dà il via ad una spirale negativa di risultati che allontana definitivamente il Toro dalle zone che contano. Insomma, una mazzata psicologica. E' altresì vero, però, che l'obiettivo di quell'annata era semplicemente rialzarsi dopo due anni ai margini della zona retrocessione, non puntare ad una qualificazione europea. Intanto, tanto in questa stagione come poi nelle due seguenti, i granata mancano il successo nei derby contro alcune Juventus tra le più abbordabili degli ultimi decenni.

Il secondo anno: ottavo posto sfumato all'ultimo e out in Coppa con la Fiorentina

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Nel secondo anno di Juric, le occasioni perse sono diverse, tanto in Coppa Italia quanto in campionato. In Coppa, dopo l'ottimo successo in casa del Milan, l'eliminazione ai quarti di finale in casa della Fiorentina brucia moltissimo, dato che l'avversario non era dei più temibili e dato che, in semifinale, si sarebbe andati ad incrociare la Cremonese. Enorme occasione persa anche in campionato, dato che i problemi extra campo della Juventus facevano sì che l'ottavo posto valesse la Conference League. Un ottavo posto che il Torino occupava prima dell'ultima giornata, ma poi sfumò a causa di una sconfitta con l'Inter e le contemporanee vittorie della Fiorentina e del Bologna.

Il terzo anno: il nono posto e la finale persa dalla Viola

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L'ultimo anno è quello in cui il Torino va più vicino all'Europa, rimanendo escluso dalla Conference a causa della sconfitta della Fiorentina nella finale con l'Olympiakos. L'aggiunta di un posto in Europa grazie al ranking annuale, che portava a 8 le squadre qualificate nelle coppe, era già di per sé una condizione che poteva agevolare il Torino, ma a questo si è poi andata ad aggiungere anche la possibilità che il nono posto valesse la Conference League. Le diverse partite fallite contro squadre di bassa classifica, unite alla sconfitta della Viola, fanno nuovamente sfumare il sogno europeo. Ora non si può quindi che pensare alla prossima stagione, nella quale rimane il meccanismo che può portare l'ottava squadra in Europa: la caccia quindi ripartirà dal prossimo agosto, ma con una nuova guida tecnica.