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Il Toro domina ma finisce con la solita sofferenza. E la classifica sorride

Il Toro domina ma finisce con la solita sofferenza. E la classifica sorride - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli - Zapata si è confermato ancora una volta decisivo, non solo per il gol realizzato
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Quella che si è presentata nello Stadio Grande Torino per affrontare il Toro di Juric è senza ombra di dubbio, l’Empoli, la squadra più debole tra tutte quelle affrontate sinora in casa. L’aggressività dei granata sin dai primi minuti ha intimidito i toscani che hanno iniziato un balbettio continuo con il pallone tale da agevolare molto la manovra del Toro che è stata a tratti impeccabile con scambi veloci e precisi, il tutto condito anche da alcuni gesti tecnici importanti come nel caso del bellissimo gol in rovesciata aerea di Sanabria su suggerimento di Vlasic, il tutto però vanificato da un fuorigioco. Davvero un peccato perché la rara bellezza di un gol così sarebbe stato da incorniciare. Poi è arrivata l’incornata di Duvan Zapata  su assist di Bellanova. L’ex Cagliari e ex Inter sta diventando sempre pedina fondamentale per questo Toro e le sue sgroppate sulla fascia fanno sempre male agli avversari. Dopo il gol sarebbe stato il momento giusto per ‘ammazzare’ la partita con un’altra rete, visto che l’Empoli era praticamente in ginocchio, ed invece è mancato al solito quello spunto in più per chiudere una partita che i granata hanno lasciato aperta fino al 96' minuto, rischiando più di una volta di farsi raggiungere. Ad onor di cronaca qualche bel brivido il Toro lo ha  provato  visto che la squadra allenata da Andreazzoli al gol ci è arrivata per ben due volte e a salvare Milinkovic Savic ci ha pensato il fuorigioco nelle due azioni, visto che il portiere granata nei due episodi è apparso poco reattivo e in ritardo sotto tutti i punti di vista.

Per la mole di gioco e il dominio territoriale del Toro avrebbe meritato un risultato più ampio se solo nel secondo tempo non si fossero tirati in remi in barca lasciando ampi spazi di manovra all’Empoli che in qualche modo ne ha approfittato per giocare di più la palla cercando nella velocità di Cancellieri e nella furbizia di Destro le possibili soluzioni per raggiungere il pareggio. In effetti i toscani rispetto al primo tempo sono sembrati più tonici grazie agli innesti, però tardivi, di Cancellieri, Destro, Gyasi, Baldanzi e Ranocchia. Infatti non si spiega perché tanti giocatori di qualità siano stati tenuti sottocoperta per oltre 60 minuti, visti soprattutto i giocatori messi in campo dal primo minuto che ad ogni avanzata granata son sembrati impauriti con palloni buttati alla viva il parroco!

Zapata si è confermato ancora una volta decisivo, non solo per il gol realizzato ma per la mole di gioco che sulla fascia si è sobbarcato portandosi via due avversari alla volta. Davvero incontenibile. Bene Sanabria che non ha trovato la via del gol ma rimane quel bel gesto tecnico in rovesciata oltre a legare sempre la fase di attacco con il centrocampo. Il suo a volte è un lavoro sporco non da puro centravanti ma che serve a questo Toro.  Male invece Vlasic che è sparito dai radar della partita dopo soli 10 minuti di gioco. Ad un certo punto non sembrava nemmeno fosse in campo.

La vittoria è meritata anche se sofferta però la classifica sorride e attualmente dà ragione a Juric e al suo lavoro. L’allenatore granata sembra aver trovato i suoi 11 titolari con un Ilic sempre più ispirato e Linetty ottimo gregario. Già detto di Vlasic, se questa è la formula giusta per la cerniera di centrocampo che fine farà Ricci?

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