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Il Toro è in salute mentre Almiron non ha firmato il rinnovo con il Catania

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Il Toro che avanza verso Pescara è una squadra in salute. Uno stato salutare positivo soprattutto dal punto di vista psicologico, visto che si è fermato Sansone, dovuto ad una posizione in classifica soddisfacente. Ma anche dal punto...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il Toro che avanza verso Pescara è una squadra in salute. Uno stato salutare positivo soprattutto dal punto di vista psicologico, visto che si è fermato Sansone, dovuto ad una posizione in classifica soddisfacente. Ma anche dal punto di vista fisico i granata stanno ‘espellendo’ gli ultimi infortuni con in primis Ogbonna che continua a correre verso un recupero che dovrebbe vederlo in campo per gli inizi di febbraio, mentre Santana già a Pescara sarà della partita. L’argentino potrebbe, vista la penuria di attaccanti giocare persino da seconda punta con a fianco Meggiorini. Infatti l’arrivo di Barreto non necessariamente potrebbe coincidere con il suo ingresso in campo. Il ragazzo brasiliano potrebbe però finire in panchina ed entrare a partita in corso.   E' chiaro che contro la squadra di Bergodi, compagine che gioca bene, sarà importante entrare con lo stesso piglio messo in campo contro il Siena: concentrati e aggressivi. Una vittoria toglierebbe quasi definitivamente il Toro dalla bagarre  salvezza con la possibilità di giocarsi un campionato più che dignitoso e senza affanni.   Quando una squadra va bene e ha i tifosi al proprio fianco, com’è nel caso del Toro, anche tutto ciò che circonda diventa positivo e anche un mercato partito con il rallentatore potrebbe diventare invece importante. In effetti il caso Almiron a Catania può dare adito a più riflessioni. Al Toro manca un regista  è dal punto di vista tecnico l’argentino è buon interdittore ma anche capace di dettare i tempi di gioco. Inoltre qualità da non sottovalutare ha la cosiddetta “castagna” da fuori area. Ma un occhio di riguardo la società granata lo sta applicando nei confronti di Mariga, in scadenza di contratto a giugno di quest’anno, senza dimenticare l’islandese Hallfredsson giocatore che lo scorso anno impressionò non poco mister Ventura.   Il colpo Almiron ha tutte le sue difficoltà per fuoriuscire ma il Toro sembrerebbe averlo in canna. Comunque sia due centrocampista dovranno arrivare per forza visto che Matteo Brighi a detta del suo procuratore vuole andarsene per giocare con più continuità. Se partisse l’ex romano sarebbe davvero un peccato, ma di fronte alla volontà di un giocatore in prestito non è che si possano fare troppi commenti. In campo ci vanno 11 giocatori, Brighi è sicuramente un giocatore di qualità e di esperienza, in una rosa di oltre 24 calciatori, ma non tutti possono giocare titolari soprattutto quando ci sono solo due posti da giocarsi a centrocampo. Inoltre anche Bakic e Suciu potrebbero partire.   Un attaccante ( Barreto è arrivato), un paio di centrocampista ( ne abbiamo parlato sopra) e un esterno alto? In effetti  se dovesse partire anche Verdi come sembrerebbe il Toro dovrebbe comunque rimpolpare le fasce visto che oltre a Cerci e Santana di veri esterni rimarrebbe il solo Stevanovic. L’ipotesi legata al giovin romeno Stoian, che tanto fece ammattire il Toro in serie B potrebbe non essere del tutto sbagliata. Detto ciò Ventura sta cercando di recuperare al meglio Stevanovic. Il ragazzo “Steva” ha nelle gambe tanta esplosività da far paura e lo si è visto nella partitella di allenamento di mercoledì, dribbling cercati e stretti e dialoghi con i compagni. Questo è un ragazzo dal talento innato, guai a perderlo. L’involuzione degli ultimi mesi, sebbene avesse iniziato il campionato sotto buoni auspici, sembrerebbe più psicologico che fisico tanto meno tecnico. E se a Pescara mister Ventura si giocasse la carta “Steva” a  destra e Birsa a sinistra con Cerci e Meggiorini di punta?   Gino Strippoli (foto M.Dreosti)