Otto punti raccolti nelle prime sette partite: un bilancio parziale che sta stretto al Toro. Lo ha voluto sottolineare Ivan Juric, che nel presentare la trasferta di Napoli si è soffermato sulla questione: “I ragazzi stanno facendo di tutto e di più per trovare risultati e fare bene. Non devono avere una reazione nervosa dopo il derby, stiamo facendo ottime prestazioni che a volte non sono state accompagnate dai risultati. E questo è il mio grande dispiacere, le prestazioni sono state ottime ma abbiamo raccolto poco. Ma come prestazioni sono molto soddisfatto”.
Il tema
Il Toro e la discrasia tra prestazioni e punti: a Napoli per equilibrare il conto
Le prestazioni non sono mancate, alcuni punti sì: tra expected points e le parole del tecnico
EXPECTED POINTS - A testimoniarlo, come approfondito negli scorsi giorni, c’è il modello degli expected points (che misura il numero di punti che una squadra avrebbe dovuto conquistare in base alle prestazioni). Stando ai dati, il Toro avrebbe meritato 2,55 punti in più di quelli raccolti attualmente ed in classifica sarebbe settimo alle spalle di Napoli, Inter, Milan, Roma, Juve e Atalanta. Si tratta però di un quadro macchiato da poca concretezza sotto porta ed errori difensivi nelle gare contro Atalanta, Lazio e Venezia.
A NAPOLI - Ma non c’è tempo per piangersi addosso. E così ora il Toro andrà a caccia dei punti persi anche in partite ostiche come quella di Napoli. Gare in cui non saranno praticamente ammessi errori, come ha sottolineato Juric alla vigilia: “Se li prendi alti o ti chiudi ti mettono comunque in difficoltà. Trovano sempre il modo di fare gol. Bisogna fare tutto e tutto bene e sperare che vada tutto per il verso giusto”. La speranza del Torino è dunque iniziare a recuperare qualche punto in più rispetto ad inizio campionato, anche con un pizzico di fortuna, andando a compensare quelli che sarebbero stati meritati ma per un motivo o per l’altro non sono arrivati e beneficiando soprattutto dei ritorni di Zaza e Belotti Sulla carta è difficile che ciò possa accadere in casa di una squadra che fin qui di punti non ne ha proprio persi. Ma questo, quando Sacchi fischierà il calcio d’inizio alle 18, non conterà più.
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