Chi avrebbe mai scommesso di un Toro vincente a Roma contro la Lazio? Probabilmente nessuno e forse nemmeno lo stesso Juric, anche se l’allenatore granata non ha mai nascosto la sua volontà di vincere ogni partita.
CONTROCORRENTE
Il Toro e la vittoria che non ti aspetti con la Lazio
Un Toro che ha vinto grazie alla posizione mantenuta in campo dai giocatori, dove hanno coperto tutte le zone del rettangolo di gioco senza mai perdere la lucidità necessaria e quella concentrazione che ti permette di vincere le partite o quanto meno di non uscire sconfitti.
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Sicuramente il rientro in campo di Schuurs è stato determinante per dare tranquillità alla difesa. I suoi interventi sono spesso stati salvifici, ma l’olandese è stato anche determinante nell’aprire il gioco con lanci degni del miglior centrocampista dai piedi buoni. Aperture verso Radonjic e verso Sanabria che spesso hanno tagliato il centrocampo laziale mettendolo fuorigioco. L’ex Ajax potrebbe tranquillamente giocare in mezzo la campo grazie alla sua visione di gioco.
Ottima anche la partita di Buongiorno che non ha dato tregua a Milinkovic Savic, che di nome fa Sergej, di fatto non gli ha regalato nemmeno un centimetro pulito per le sue giocate. Altro punto strategico di questa vittoria è stata l’intuizione di mister Juric nel mettere Vlasic a marcare Vecino, togliendo al centrocampista laziale la possibilità di dare il via alle azioni biancocelesti. Davvero bravo il croato granata che nella disposizione tattica è diventato per tutta la partita il terzo di centrocampo aiutando non poco Ilic e Linetty.
Il gol di ilic è arrivato quando nessuno se lo aspettava. Un tiro al fulmicotone, forte e preciso, che grazie anche al rimbalzo che ha avuto davanti a Provedel, ingannandolo, è diventato imprendibile.
Ottima ancora una volta la prestazione di Radonjic, davvero un altro giocatore dopo la strigliata del dopo derby. Sanabria non ha trovato il gol ma si è adoperato molto a cucire il centrocampo con l’attacco.
Insomma una vittoria meritatissima anche se a dir il vero l’inizio non è stato dei più promettenti visto che dopo 36 secondi Milinkovic-Savic, stavolta sponda granata, ci ha messo tanto del suo per far correre i brividi a tutti i tifosi granata con quella parata a saponetta sul colpo di testa di Zaccagni, oltre al tiro centrale di Luis Alberto respinto maldestramente.
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