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CONTROCORRENTE

Il Toro e l’incubo trasferte: a Roma altra sconfitta

Gino Strippoli

Torna l'appuntamento con Controcorrente di Gino Strippoli: "Ai granata non basta aver sfoderato una prestazione dignitosa per uscire imbattuti"

In questa stagione per i granata le parole “incubo-trasferta” stanno diventando un binomio troppo ricorrente visto che in 7 trasferte  il Torino ha racimolato solamente quattro punti, troppo pochi. In effetti la situazione è preoccupante ma non allarmante sebbene i granata con la sconfitta di domenica contro la Roma abbiano raggiunto la quarta consecutiva lontani da casa.

Non è allarmante perché se analizziamo bene, le ultime quattro sconfitte sono arrivate contro Napoli, Milan Spezia e Roma e se togliamo la sconfitta che brucia contro i liguri vediamo che le altre sono arrivate con compagini più forti con organici tecnicamente e qualitativamente più forti.

In questo caso al Toro manca in trasferta nel tabellino vittoria la gara contro la squadra allenata da Thiago Motta, sicuramente molto più debole dei granata. Facendo due conti, se il Toro avesse vinto contro i liguri oggi non si scriverebbe di mal di trasferta. Se togliamo la sconfitta contro la Fiorentina, ma si era all’inizio del campionato senza i Brekalo e i Praet e comunque ancora in fase di assestamento, i granata hanno vinto contro il Sassuolo e pareggiato contro il Venezia.

L’amaro in bocca c’è ed è innegabile soprattutto vedendo le prestazioni della squadra di Juric. Eccezion fatta contro i viola, i granata in trasferta hanno sempre disputato partite a viso aperto, giocando un buon calcio e spesso  meritando di uscire dal campo imbattuti. Poi a volte gioca anche molto il pizzico di fortuna che sicuramente il Toro non ha!

La palla è rotonda e gira veloce ma mai è successo che una deviazione porti fortuna ai granata. Anche contro la Roma il Toro ha disputato una partita gagliarda, ha fatto la partita e il 69% di possesso palla, soprattutto dalla metà campo in su, ne è la dimostrazione. Le occasioni le ha create, citiamo il colpo di testa di Praet, che ha impattato troppo bene la sfera diventando cosi innocuo. Spesso basterebbe una testata meno perfetta per gonfiare la rete. Poi il tiro potente di Brekalo parato in due tempi da Rui Patricio ed ancora l’occasione di Buongiorno respinta in angolo fortunosamente dalla Roma. Infine l’occasione di Pobega che da solo calcia male alle stelle un pallone invitante e il colpo di testa di Lukic, su lancio di Singo, che è andato a lambire il palo. Poi arriva la Roma che con una sola mossa mette in scacco matto il Toro. Il gol di Abraham è frutto di una bella azione giallorossa con quel velo di Zaniolo che ha mandato in tilt Bremer e compagni. Dopo il gol ancora un occasione di testa dello stesso attaccante sventata da Milinkovic-Savic e poi per la porta granata nessun pericolo.

Tutto ciò per dire che arriveranno sicuramente i risultati anche in trasferta, sinora non è andata molto bene però il Toro in campo c’è e gioca bene. Negli ultimi anni non esisteva né in trasferta né in casa. Ricordiamolo.