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Il Toro è pronto a pescare tre punti a Pescara

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Chiuso il capitolo Barreto, con grande soddisfazione di Ventura e dei tifosi, il Torino fra poche ore cercherà di pescare tre pescioloni importanti in quel di Pescara cercando di tagliare definitivamente le reti dei pescatori abruzzesi....

Chiuso il capitolo Barreto, con grande soddisfazione di Ventura e dei tifosi, il Torino fra poche ore cercherà di pescare tre pescioloni importanti in quel di Pescara cercando di tagliare definitivamente le reti dei pescatori abruzzesi. Troppo importante il ‘raccolto ittico’ in palio. Uno scontro diretto che per un Toro vincente significherebbe allungare definitivamente in classifica verso un campionato più sereno veleggiando in altri porti con l’astuzia e la strategia piratesca senza eccessivi affanni depredando altre fortezze anche su terraferma. La compagine allenata da Bergodi è di tutto rispetto e lo indicano i 20 punti conquistati ma non è una squadra impossibile per i ragazzi di Ventura. D’altronde il ruolino di marcia pescarese  segna in casa  4 partite vinte, una pareggiata e ben 5 sconfitte con 10 reti fatte e ben 17 subite. Una retroguardia spesso perforata dagli attaccanti avversari nonostante sia difesa in porta dall’astro Perin, tant’è che nel totale il ‘portierino’ di scuola genoana ha visto gonfiare la propria rete ben 37 volte.  Ad analizzare poi la fase offensiva gli abruzzesi non hanno tutto questo grande potenziale visto che lo score parla di 17 gol complessivi ( ma occhio ai 10 in casa). Ciò nonostante, dopo l’avvio disastroso di inizio campionato, la svolta Bergodi ha riportato il sorriso e il bel gioco sulle rive dell’Adriatico. Il 4-3-1-2 appare funzionale ai giocatori e gli acquisti estivi di giovani rampanti arrivati molti da oltre frontiera si stanno rivelando azzeccati con un trio offensivo imperniato su Weiss, Vukusic e Jonathas che può creare grattacapi a chiunque e un centrocampo solido che ha in Togni il suo perno centrale affiancato da Bjarnason e da Nielsen. Una partita, quindi, da prendere con le giuste molle ma non impossibile per i granata soprattutto perché il Pescara dovrà cercare di buttarsi in avanti per cercare di vincere ( il pareggio potrebbe soddisfare  solo il Toro) e Cerci e company potranno sfruttare gli spazi che si apriranno con i possibili contropiedi .  Ecco che le corsie  di destra e sinistra grazie a Santana e all’ex viola potrebbero risultare davvero decisive per le ripartenze. Dipenderà molto da come Ventura deciderà di schierare i propri giocatori. Scegliere e privilegiare  la fase offensiva con i due esterni a  supportare  due punte che potrebbero essere Meggiorini e l’acciaccato Sansone o magari proprio per la penuria di centravanti e le condizioni non perfette dell’ex Sassuolo scegliere di rinforzare il centrocampo con un trio muscolare formato dal’ rientrante Gazzi , da Brighi e da Basha. In questo caso, se si dovesse scegliere la linea logica, il puro centravanti dovrebbe essere Meggiorini, ruolo che al Toro sino adesso non ha mai rivestito, con a  lato i due esterni. Non ci sarebbe però da stupirsi se Ventura s’inventasse Cerci o Santana di punta . L’alternativa potrebbe essere Barreto ma difficilmente il brasiliano esordirà dal primo minuto, anche se scalpita ( ed è un ottimo segno) di giocare con la sua nuova maglia. Di certo è che il neogranata anche  a partita in corso potrebbe portare  in campo quella velocità e imprevedibilità  capace di sconquassare la difesa avversaria Di fatto Barreto ha chiuso il mercato attaccanti del Toro, con Pozzi che si è sistemato a Siena, e adesso solo il campo dirà se il reparto offensivo si sarà davvero rinforzato non solo sulla carta. Le premesse e l’umiltà con cui si è presentato il brasiliano fanno ben sperare e poi il ragazzo è giocatore tecnico con qualità che non si possono essere perse. Il 31 gennaio, giorno di chiusura del mercato, è ancora lontano e guardando i movimenti della altre compagini di serie A ci si accorge che pochissime hanno fatto mercato a parte il solito Genoa, che ha cambiato mezza squadra, e il Palermo, che si trova in una posizione davvero critica. Il Toro ha bisogno ancora di un paio di pedine, oltre un portiere di riserva se Gomis andrà via. I reparti che dovrebbero vedere Petrachi ancora sul mercato sono il centrocampo se Brighi andrà via, con Bakic quasi già a Firenze,  e un esterno alto che andrebbe a prendere il posto del partente Verdi. Gli esterni, si sa, sono essenziali nel gioco di Ventura e ad oggi ne possiede uno vero e proprio integro e di qualità ovvero Cerci mentre Santana su cui la qualità è indiscussa rimane sempre l’incubo legato agli infortuni muscolari. Poi i giovani Verdi, ma è in partenza, e Stevanovic sulla via del recupero.  A centrocampo quasi sfumato il discorso Almiron, almeno fino al mercato estivo, sono pochi quei giocatori che per qualità tecniche possono far al caso di Ventura, uno potrebbe essere il veronese Hallfredsson, regista e combattente del centrocampo anche se l’interista Mariga sembrerebbe al momento la pista più plausibile sebbene non sia un metronomo. Per la corsia esterna l’idea Cristian Llama, ala di buona tecnica e di belle speranze, non sembrerebbe tanto campata in aria visto che l’argentino, nonostante lo abbia voluto e portato da Catania Montella,  non trova spazio a Firenze.   Gino Strippoli (foto M.Dreosti)