Siamo salvi ma non c’è niente da festeggiare.
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Il Toro è salvo !!!
Parlare di tecnica e tattica in una partita del genere è fuori luogo, a Livorno c’erano due squadre che si giocavano la salvezza, i padroni di casa cercavano di dare vita a un’impresa impossibile mentre i granata avevano la salvezza a portata di mano, praticamente un calcio di rigore, rigore che però nella stagione Novellino non è stato capace di realizzare come da lui giustamente ammesso.
E quando si giocano queste partite conta di più l’atteggiamento nervoso e mentale di quello tattico.
Oggi la squadra granata ha giocato un primo tempo accorto cercando di punzecchiare qua e là l’avversario con la consapevolezza che il gol prima o poi sarebbe arrivato vista la differente cifra tecnica tra le due formazioni e così è stato grazie a un errore marchiano di Sidny (se non aveva giocato fino ad ora in serie A un motivo doveva esserci) dopo che erano state sprecate alcune occasioni abbastanza agevoli.
Nella ripresa anziché cercare di chiudere la partita il Torino si consegnava alla reazione del Livorno e solo un gran Sereni (assurda la sua non convocazione per gli europei) e una svista della terna arbitrale permettevano ai granata di mantenere il risultato acquisito.
Se vogliamo essere puntigliosi anche oggi al limite ci si poteva opporre in maniera diversa alla nuova disposizione tattica del Livorno che ci ha messo in difficoltà; probabilmente GDB ha pensato che mantenendo in campo Di Michele Rosina e Stellone col Livorno sbilanciato il secondo gol sarebbe arrivato.
Oggi c’erano tredici granata in campo gli undici con la maglia del Toro più Melara e Vailatti e se mentre il primo ha cercato più volte di farci un dispetto con le sue incursioni in area il secondo non ha lasciato traccia di se nel tempo disputato tanto che Orsi lo ha sostituito migliorando il Livorno con l’ingresso di Tavano.
Altri appunti oggi non ce ne sono se non quello di rilevare che sono stati lanciati dei fumogeni in campo, fumogeni che non dovrebbero nemmeno entrare; mi scappa da ridere pensare a tutte le volte che mi hanno fatto buttar via il tappino della bottiglietta d’acqua che stavo bevendo, ma forse sto scoprendo l’acqua calda. Certo che questa legge viene applicata molto a capocchia più di quanto non sia stata scritta, pensare che domenica scorsa con il divieto ai tifosi organizzati del Napoli di venire a Torino (ma le cronache ci dicono che qualcuno ha provato a salire salvo poi rendersi colpevoli di tafferugli in un autogrill) è stata tolta la possibilità a tanti tifosi granata non di Torino e provincia di assistere alla partita nel giorno speciale del quattro maggio, mentre alla partita hanno assistito tanti tifosi del Napoli che risiedendo a Torino e provincia hanno avuto la possibilità di acquistare il biglietto, mi fa dire che poteva essere scritta meglio e mi auguro che venga modificata dal nuovo governo.
Se mi vogliono interpellare io saprei come fare, ma non voglio dirlo per evitare che mi copino le idee come ha fatto il presidente Cairo riprendendo nell'intervista a Sky le prime parole del mio articolo della scorsa settimana relative alla seconda salvezza consecutiva del Torino che non succedeva dall'epoca Borsano-Mondonico.
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