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Il Toro fatica, ma vince meritatamente

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Era importante vincere contro il Sassuolo, al di lá del gioco, e i ragazzi di Ventura lo hanno fatto meritatamente, anche se per oltre 30 minuti hanno faticato non poco nel prendere le misure degli avversari. La squadra allenata da Di...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Era importante vincere contro il Sassuolo, al di lá del gioco, e i ragazzi di Ventura lo hanno fatto meritatamente, anche se per oltre 30 minuti hanno faticato non poco nel prendere le misure degli avversari. La squadra allenata da Di Francesco infatti si é dimostrata compagine dal gioco organizzato e manovrato tanto che fino al gol di Brighi ha tenuto con padronanza il centrocampo facendo emergere i problemi granata legati alla mancanza di un orchestratore di gioco, un regista , che nell'occasione ha avuto come protagonista almeno come posizione il napoletano Vives che si é distinto piú di una volta in lanci lunghi a favorire le ripartenze e in alcuni recuperi importanti, ma dettare i tempi di gioco é altra cosa. Farnerud ha faticato spesso nel trovare la posizione e spesso si é trovato fuori dal gioco, lento e macchinoso, spesso in difficoltà nel recuperare la posizione come al 17 ' quando, dopo una tentata incursione in avanti, perde palla favorendo la ripartenza veloce del Sassuolo e praticamente addormentandosi sul terreno di gioco si ferma nella tre quarti avversaria senza tornare a centrocampo. Il ragazzo si deve sbrigare ad adattarsi al campionato italiano, se vuole diventare protagonista nel Toro e non perdere il posto in squadra. È giusto aspettarlo ma lui deve applicarsi di più. Torino che ha dimostrato carattere nel cercare la vittoria e questo é già un bel vedere ed un bell' inizio ma é chiaro che il gioco espresso fatto di lanci lunghi, contropiedi o azioni personali (ciò che si é visto contro il Sassuolo) quindi  un gioco senza una vera manovra corale (non si é praticamente vista) non basta per assicurare con squadre molto piú forti dei risultati positivi. Il mercato ancora in atto dovrà sopperire a queste manchevolezze tecniche. Una vittoria che ha ribadito ancora una volta le eccelse qualità di Cerci e Immobile. Ma qui viene spontaneo riflettere su come e dove é stato brillante Cerci. La sua posizione iniziale in campo da punta pura non ha sortito ancora gli effetti desiderati, spesso spalle alla porta l' Alessio nazionale non é mai riuscito a trovare gli spazi giusti cosa che invece ha fatto d'istinto quando si é cercato la vecchia posizione di pura ala con il diritto di convergere al tiro e mostrare tutto il suo estro, andando in gol facendo infiammare l ' Olimpico di Torino. Questo é il Cerci che può funzionare, libero di cavalcare sulla fascia diventando imprevedibile e imprendibile. Che dire del su compagno d' attacco? Tutto il bene possibile visto che Ciro Immobile  ha corso per tutta la partita si é reso pericoloso più di una volta, ha preso un palo esterno, ha giocato per la squadra, a tutto campo. Un ragazzo da Toro, che mai si é risparmiato. Da manuale del calcio il primo gol granata con contropiede lanciato da Vives per Cerci e Immobile, questo, ha intelligentemente alzatp gli occhi e servito un pallone al bacio per l'incursione di Brighi. Ha incrocia bene segnando davvero un bellissimo gol. Il carattere espresso dai giocatori granata fa ben sperare per il futuro maVentura dovrà registrare alcune posizioni di giocatori nei vari reparti, sopratutto a centrocampo dove il Toro ha subito troppo, manca chi detta i tempi di gioco, e in avanti dove Cerci esplode solo se parte in progressione come esterno. Tre punti incamerati contro una squadra che in futuro mieterà molte vittime ecco perché questa vittoria diventa preziosa, ma adesso bisognerà completare al più presto l'organico granata trovando un vero regista, o puntando fortemente su un giovane, dando fiducia a Bellomo.   Gino Strippoli