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Il Toro ha finalmente fatto il salto di qualità

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

 

La convinzione è la prima arma che serve ad una squadra per vincere la partita. La storia è ricca di esempi di club pieni zeppi di campioni che faticano...

di Edoardo Blandino

"La convinzione è la prima arma che serve ad una squadra per vincere la partita. La storia è ricca di esempi di club pieni zeppi di campioni che faticano a far risultato, mentre altri team, che partono in sordina, con il passare del tempo vengono fuori, pur non disponendo di un organico eccelso. A volte è meglio avere una squadra operaia, ma unita, che un gruppo pieno di talento senza anima. Il Toro in questi anni si è reso conto molto bene di questo fatto: troppe volte si è ricorsi al mercato per acquistare giocatori forti, ma non adatti all’ambiente granata. Petrachi, per la prima volta, ha lavorato nella direzione opposta e i risultati non sono tardati ad arrivare. Bianchi e compagno hanno acquistati personalità e fiducia reciproca. In campo si lotta come poche volte succedeva e il numero notevole di cartellini gialli e rossi ne è la testimonianza. Dalla sconfitta di Ancona in poi è scattato qualcosa nella testa dei giocatori. Da quel 2-1 il vero Toro è risorto. I buoni pugili sono anche quelli che sanno incassare senza accusare il colpo. E i granata ci sono riusciti. La consapevolezza di essere forti, senza però eccedere nella presunzione, è stata l’arma in più di questa squadra. La trasferta di Reggio Calabria ne ha dato l’esempio lampante. La vittoria in rimonta per 2-1 ha ricordato i successi degli squadroni di alta classifica: pur giocando male, la fortuna e il cinismo granata hanno permesso di mettere due volte la palla in rete e di tornare a casa con 3 punti. Ma la stessa cattiveria e brama di successo si è rivista anche con la Triestina. Un mese fa sarebbe terminata 0-0, verso novembre il Toro avrebbe rischiato anche di perdere. Però questo Gruppo ha qualcosa di diverso. Fino alla fine ha spinto e cercato di strappare 3 punti, nonostante la stanchezza e l’uomo in meno. E, all’ultimo secondo, Loria ha trovato l’incornata giusta. Proprio come il più classico finale di un movie cult di successo.

"(Foto: M. Dreosti)