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Il Toro involuto perde meritatamente anche contro la Fiorentina

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L'editoriale di Gino Strippoli / Granata fantasmi di loro stessi alla quarta sconfitta consecutiva

Non c'è più niente da fare. Questa non è una squadra, questo Toro non ha corna per incornare nessun torero, ma anzi viene matato da ben quattro giornate consecutive. Ieri la debacle di una stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista: non c'è davvero nulla da salvare. Contro la Fiorentina, allo Stadio Grande Torino, è andata in onda l'ennesima puntata di una nuova serie televisiva: "Si salvi chi può". Già, ieri ha salvarsi sono stati solamente tre giocatori, sicuramente Sirigu, poi il prode N'Koulou che gioca con una calma disarmante e sempre in maniera efficace e poi Ljajic, l'unico lampo di luce di tutta la partita visto che con la sua invenzione su punizione ha servito l'assist per il provvisorio gol di Belotti.

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C'è davvero da chiedersi come mai il numero 10 granata, che in soli pochi minuti é riuscito a dare una minima reazione a tutta la squadra, sia da tempo ai margini del rettangolo di gioco e dell'allenatore granata che non lo hai mai preso in seria considerazione se non ieri quando c'era da salvare la partita. Missione fallita per Walter Mazzarri anche perché un giocatore di quel calibro, vista la pochezza tecnica e di fantasia della squadra, non si può far entrare a una manciata di minuti dalla fine ma si deve far giocare dall'inizio. Anche perché contro la squadra di Pioli il Toro ha subito sin dal primo minuto di gioco la voglia di vittoria della Viola. Benassi e compagni hanno giocato con più cattiveria e con più aggressività rispetto ad un Toro spento. Perché non salvare Belotti? Il gol lo ha fatto e anche bello su imbeccata del serbo, ma da un centravanti come lui ci si aspetta molto di più mentre rispetto al passato ieri ha perso innumerevoli duelli aerei e a terra. Non basta segnare un solo gol dopo 85 minuti giocati senza vera forza.

A tutto ciò se mettiamo che in campo il Toro non aveva un centrocampo degno di questo nome, allora possiamo capire perché la Fiorentina ha avuto la meglio e ha meritato la vittoria. In 95 minuti né RinconValdifiori si sono visti in campo, e dire che il venezuelano é costato ben 9 milioni di euro; ovvero lo stesso costo di Ljajic. Con la differenza che lo scorso anno il serbo ha segnato 10 reti e regalato a Belotti e Falque una quantità infinita di assist per i loro gol. Senza dimenticare Acquah capace di farsi soffiare il pallone dai piedi e dare il via al primo gol di Veretout. Di questi tre giocatori nessuno ha mai vinto un contrasto di gioco, nessuno ha mai conquistato un pallone vacante. Ed allora non era meglio mettere Ljajic in mezzo al campo sin dall'inizio? Si potrebbe dire che il 10 granata non marca ed è discontinuo. Sicuramente è vero ma avrebbe sicuramente fatto meglio dei tre messi insieme. Questo Toro oggi come oggi è tutto da rifare, é un gruppo di giocatori che non é squadra. Essere una squadra é un'altra cosa. Questa quarta sconfitta consecutiva é un macigno davvero impietoso e duro per tutti i tifosi che credono e hanno fede nel Toro. Oggi questa squadra non merita i tifosi che ha. D'altronde gli striscioni comparsi in Maratona ad inizio e durante la partita sono eloquenti della delusione che regna: "la realtà é un Toro di poco valore", "pochi investimenti ...tante parole", "a noi nostalgici di un Toro che non esiste più", "voi pensate solo ai soldi e in campo non lottate più".