Finalmente è arrivata la vittoria che tutti i tifosi granata aspettavano, quella contro una grande squadra per di più di campioni d’Italia! Tre punti conquistati meritatamente con gli uomini di Juric che dopo i primi 10 minuti, dove imballati hanno rischiato per due volte di soccombere e graziati da un Leao impresentabile, si sono resi protagonisti di una prestazione maiuscola condita di concentrazione ai massimi livelli, precisione, grinta, dedizione al sacrificio, pressing. Quando rendi in questo modo per 97 minuti di gioco non puoi che vincerla una partita a dimostrazione che nessuno è imbattibile. Sinceramente poco importa, vista la vittoria, l’uscita sciagurata di Milinkovic-Savic, l’unico neo tra i granata, che ha dato speranze al Milan di riacciuffare il pareggio. Però poteva essere davvero pesante il grande errore del portiere granata che a volte non esce quando deve uscire e ed esce quando non deve. Eppure in quell’azione era tutto chiaro con Buongiorno sulla palla e Messias a contrastarlo fallosamente. L’arbitro non rileva l’evidenza ed il numero 30 rossonero segna a porta vuota. Il perché abbia fatto un uscita del genere è davvero incomprensibile, mai vista prima d’ora nella storia dei portieri che hanno difeso la porta granata. Al di là dell’errore il gol era da annullare e il direttore di gara, Abisso, stava per inabissare il Toro invece si è inabissato lui con un bel 4 in pagella.
CONTROCORRENTE
Il Toro manda il Milan all’inferno
Il Toro è stato Toro fino in fondo e molti si stanno chiedendo: “ma non si poteva giocare con questo impeto anche al derby?”. Già, ma ogni partita e a se e questa contro i rossoneri è il giusto seguito di quella vista con l’Udinese con una compattezza di squadra da grande squadra, primi fra tutti un Pietro Pellegri che è sembrato avere il diavolo in corpo, un indiavolato su ogni pallone, su ogni contrasto con quel furore che può essere solo granata. E’ vero non ha segnato ma è andato vicino al gol nell’unica occasione capitatagli al 19’ con un tiro da posizione difficile respinta in angolo da Tatarusanu, ma il ragazzo ha lavorato tanto per la squadra. Tutti i granata sono meritevoli di un bel 7 pieno in pagella, eccezion fatta pel il colpevole Vanja. E’ piaciuta ad esempio la prestazione di Singo, che, se è vero è sembrato non avere quella spinta in avanti cui aveva abituato tutti, ha fatto una partita di sacrificio in fase difensiva annullando ogni tipo di avanzata di Theo Hernandez, mica uno qualunque! Se sulla corsia destra il Toro ha combinato poco in fase offensiva tutto il contrario si è visto sulla sinistra dove il treno guidato da un Vlasic sempre più campione completo e Lazaro con in più un volenteroso Buongiorno, è stata la vera spina nel fianco della difesa dei ragazzi di Pioli. L’austriaco granata, ex Benfica, partita dopo partita sta convincendo anche i più scettici al suo arrivo al Toro, un calciatore senza paura di sfidare i suoi avversari negli uno contro uno. E’ assolutamente importante scrivere di Samuele Ricci, regista tutto fare del centrocampo granata con la suo fianco un instancabile Lukic, conquistatore di molti falli in mezzo al campo. Sembrerebbe quasi inutile parlare della prestazione dell’olandese volante Schuurs, sempre al massimo della concentrazione, attento e sempre in anticipo su Origi e in seconda battuta su ogni avversario che gli capitava a tir. Bremer è davvero un lontanissimo ricordo. Ed ecco i gol della vittoria granata grazie a Djidj e Mirachuk. Il primo ha goleato con opportunismo da vero attaccante ma è stato anche molto bravo a arginare al meglio Leao. Dopo i due errori sottoporta dell’attaccante rossonero gli ha preso le giuste misure e lo ha annullato. Invece il russo granata ha dato al solito molta qualità sulla trequarti granata, anche se a dir il vero gioca da fermo, corre poco, ma c’è in ogni azione e il suo gol è pura tecnica e precisione. Infine il condottiero di questo Toro: mister Juric, colui che plasma in ogni allenamento questo Toro per portarlo sempre a vincere contro tutto e tutti! E’ lui il carattere Toro!
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