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toro
Tanti secoli fa nella Roma imperiale erano di prassi le sfide al Colosseo tra i gladiatori, scontri all’ultimo sangue dove rimaneva un solo vincitore. Oggi nella capitale italiana, nell’Olimpico romano che fu anche Stadio dei Cipressi, continuano a esserci sfide non più di sangue ma sanguigne come quella si prospetterà lunedì prossimo tra Roma e Torino: La Lupa contro il Toro!
Già, una Lupa quanto mai ferita dalla recente scoppola- stracittadina, per questo ancora più temibile. Ma questo Toro, che ha finalmente trovato una sua identità, scenderà in campo sicuramente a testa alta e affronterà gli avversari a viso aperto, così come ha già fatto con la Lazio e con il Napoli. Sarà un ennesimo test cui sarà sottoposta la squadra di Ventura, d'altronde si dovrà affrontare una Roma vogliosa di riscattare davanti ai propri tifosi la recente sconfitta ma questo è un film già visto dal Toro. Medesima situazione si era creata anche prima di affrontare le aquile di Petkovic e il ciuccio di Mazzarri: ambedue arrivavano da due brucianti sconfitte, i laziali per 2-0 contro la Fiorentina e i napoletani per 1-0 contro l’Atalanta. Ambedue avevano voglia di rivincita e chi se non il Toro la vittima predestinata? Sappiamo bene come sono andate le partite, con un Toro che ha fatto due prestazioni in cui non solo ha meritato il pareggio ma per certi versi si è dovuto rammaricare per non aver finalizzato al meglio alcune azioni che avrebbero portato i tre punti.
Torino che affronterà la Zeman-Roma con una serenità dettata dalle buone prestazioni ottenute nelle ultime settimane ma soprattutto dalla consapevolezza di essere una squadra che può far male a chiunque. E’ chiaro che la serenità non deve sposarsi con il rilassamento. Guai a pensare ad una Roma allo sbando. Ci dovrà essere da parte dei calciatori granata tutta la massima concentrazione per uscire dall’Olimpico con un risultato positivo, che sia pareggio o vittoria. Lunedì saranno vietati cali di tensione su ogni minuto di gioco. I ‘nostri’ non dovranno dimenticare che davanti a loro avranno un attacco che ha pochi eguali in Italia, sebbene orfani di Osvaldo, con Totti, Lamela e Destro. Come non dovranno pensare di trovare una Roma indebolita dalle assenze di De Rossi, Burdisso e Tachtsidis. Da questo punto di vista i ragazzi granata dovranno fare un bel reset mentale e far finta che i capitolini siano in piena forma e che siano al completo. Poi è innegabile che l’attuale situazione romana sia vantaggiosa soprattutto perché Zeman e company dovranno cercare solo un risultato: la vittoria. Con una Roma lanciata in avanti il contropiede del Toro potrebbe far male , soprattutto con il ritorno del ‘gladiatore’ Cerci! Alessio torna nella sua città, dove ha esordito a soli 16 anni in serie A, ma torna da giocatore vero, da calciatore che sta diventando giorno dopo giorno determinante per il Toro. Cavalcando il Toro contro la Lupa Cerci ha l’occasione di dare un accelerata definitiva alla sua consacrazione con la maglia granata ma anche risvegliare attenzioni azzurre, visto che ha solo 25 anni ed un bagaglio tecnico importante nel suo ruolo.Il Toro ha tutte le potenzialità per incornare la Roma ma servirà da parte di tutti, come hanno fatto fin’ora, la massima attenzione e l’umiltà fatta vedere nelle ultime due trasferte.
Gino Strippoli (foto Dreosti)
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