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TURIN, ITALY - NOVEMBER 09: Antonio Sanabria of Torino is challenged by Federico Gatti of Juventus during the Serie A match between Juventus and Torino at Juventus Stadium on November 09, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Quando si fa un solo tiro in porta in 94 minuti, per giunta di stinco e che arriva tra le braccia del portiere Perin, non si può di certo sperare in un altro risultato. Il Toro era vittima designata ma la speranza era di veder tirare fuori un po’ di orgoglio nei giocatori granata ed invece poco e nulla è stato il Toro nel derby vinto con due gol di scarto dalla Juventus.
Toro che ha meritato la sconfitta maturata per l’incapacità di fare gioco e trovare soluzioni per attaccare la porta avversaria ma anche di essere maldisposta in tutte le zone del campo. In effetti il centrocampo granata è stato praticamente inesistente con i giocatori granata che hanno sempre lasciato troppi spazi ai giocatori bianconeri che hanno fatto girare la palla a loro piacimento.
Inoltre il Toro ha perso tutti i duelli in difesa, a centrocampo e in attacco. Il primo gol della Juventus con Weah è stata la dimostrazione di come la retroguardia non sa tenere le posizioni, si è aperta come niente e chi doveva marcare l’attaccante bianconero, solo soletto, era latitante e in ritardo.
Certamente Cambiaso sin dall’inizio ha portato scompiglio in tutte le zone del campo del Toro senza mai trovare un intervento rude da parte di nessuno. La rudezza nel calcio di sta, non per far male ovviamente, ma se Ricci ha preso un infinità di botte non si capisce perché al Toro ci si dimentica di questo. Un po’ ci ha provato Linetty ma sinceramente con poco risultato.
Nel secondo tempo è sembrato di vedere giocare un po’ il Toro, ma di certo non è stata una reazione vera, più che altro è stata la Juventus a rallentare il gioco e il Toro ha trovato un po’ di giocate senza per altro rendersi pericoloso. Detto che l’unico tiro in porta se possiamo definirlo tiro con lo stinco di Sanabria, il portiere bianconero non ha mai fatto una sola parata. Ma nemmeno ci sono stati tiri che hanno sfiorato i pali bianconeri.
Vlasic non ha imbroccato nulla, sprecando un paio di occasioni, Ilic è risultato nullo, mai un contrasto vinto, mai un invenzione, mai una corsa. Ricci è stato l’unico che ha battagliato finché ha potuto per poi perdersi in mezzo agli altri. La difesa è stata pessima e il secondo gol subito è sembrato la fotocopia del primo come mal posizionamento dei centrali granata.
Difficile trovare qualcuno da salvare. A nulla serve mettere negli ultimi dieci minuti Karamoh per provare a giocare in una sorta di 4-2-4 se in campo non hai attaccanti veri ma soprattutto con nessuno capace di innescarli. Uno sbilanciamento che ha permesso alla Juventus di chiudere la partita con il confezionato dalla ditta Conceicao – Yldiz. Le 6 sconfitte in campionato nelle ultime 7 giornate sono un ruolino da retrocessione. La prossima partita contro il Monza dovrà per forza di cose fermare questa emorragia di sconfitte. E’ vero che tutti immaginavano la sconfitta nel derby ma ci si aspettava di vedere almeno dei giocatori granata più aggressivi, più cattivi agonisticamente, invece c’è stata una prestazione scialba da parte di tutti. Poca corsa, pochi smarcamenti, ma soprattutto zero soluzioni di gioco. Inutile ricordare che i giocatori sono questi con le loro poche qualità legate alle scelte di mercato dell’accoppiata Vagnati-Cairo.
Vanoli? Zero colpe, i giocatori non li ha scelti lui, anche se sembra pagare l’inesperienza del suo primo campionato in Serie A. Le idee inizialmente erano buone ma poi il vento è cambiato e i palloni lanciati da Milinkovic-Savic a scavalcare il centrocampo son tornati a volare e le idee dell’allenatore si sono perse per strada.
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