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toro
di Alessandro Salvatico
Per la quarta partita consecutiva, il Torino segna una rete; ma stavolta, non subisce. Cos’è cambiato rispetto alle prestazioni precedenti? Non...
"di Alessandro Salvatico
"L’Udinese di ieri era un’avversaria che difficilmente poteva mettere in difficoltà una squadra; deludente, non ha prodotto gioco e non è stata in grado di partire con il contropiede, sua arma prediletta. Ma va anche osservato come sia lo stesso Torino novelliniano a rendere arduo agli avversari esprimere il proprio gioco; è stato così perfino per l’Inter, ed era così anche durante il primo governo Monzon. Anche per i granata, però, non sembra così agevole esprimere gioco. Dzemaili non ha ripetuto la discreta "prima" offerta a Roma nel nuovo ruolo di vertice alto del rombo, ed è sembrato più a suo agio nella ripresa, quando è tornato in linea con i compagni di reparto. Abate ha messo in mostra la solita grande rapidità, in grado di accendere entusiasmi ed applausi che però si sono sempre puntualmente smorzati al momento del cross. Gasbarroni promette bene, ma era all’esordio, e in generale alla prima prova dopo molto tempo.
"Nella sostanza, abbiamo visto di nuovo un Bianchi (bene per voglia e movimento) che non riceve assist giocabili, ed un versante sinistro praticamente nullo nella fase d’attacco: il pericolo, per l’Udinese, non è mai arrivato da quel lato, se non dopo l’ingresso di Rosina. Considerazioni, riflessioni, osservazioni.
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