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Il Toro si è perso: che disastro con il Napoli

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L' editoriale di Gino Strippoli / La squadra di Sarri corre in campo i granata no

Toro in stato confusionale. É vero, in campo ci vanno i giocatori e loro spesso decidono le sorti della partita con i loro errori e con le loro prodezze, ma a volte sono anche gli allenatori a sbagliare le tattiche o le formazioni ed é quello che é successo al San Paolo di Napoli dove Sinisa Mihajlovic non ha indovinato gli undici iniziali per affrontare gli azzurri campani. Davvero incomprensibile la scelta di far giocare sulla fascia destra Zappacosta esterno alto (non ha mai inciso) e De Silvestri terzino (disastroso su Insigne) che appare lontano parente di quel giocatore ammirato a Firenze o a Genova, oggi lento e impreciso.

Un grave errore che é stato evidenziato quando il tecnico granata ha poi cambiato le carte in tavola con l' inserimento di Falque nel suo solito posto e Zappacosta tornato a fa quello che sa fare meglio ovvero il terzino. Infatti quello é stato il miglior momento del Toro che é riuscito a mettere un minimo di pressione al Napoli accorciando le distanze fino al 5 a 3 finale. Ma ormai i giochi si erano conclusi alla fine del primo tempo con un 3 a 0 secco e dominante. Con la formazione iniziale e per tutti i 45 minuti il Toro non ha mai centrato con un tiro lo specchio della porta avversaria, anzi nel giro di 23 minuti si é trovato sotto meritatamente di tre reti. Un Toro davvero imbarazzante con una difesa colabrodo e un centrocampo che non ha mai fatto un minimo di filtro. In più ci si é messo anche Ljajic a sbagliare passaggi e appoggi e proprio su due suoi errori il Napoli ha realizzato il primo e il quarto gol. Se Barreca ha fatto un errore di gioventù che ha decretato il penalty e il secondo gol di Martens c'é da rilevare che il ragazzo almeno si é battuto bene riuscendo anche a fare un bel sombrero su Callejion su un' azione successiva al rigore provocato, inoltre ha sgambato in avanti per quello che ha potuto. Ma il resto della retroguardia é stata inguardabile e poco reattiva così come era successo nel derby. Anche ieri dopo una grande parata di Hart, Moretti e compagni non sono riusciti a spazzar via la palla. Ma non solo la retroguardia, se va male la difesa é segno che il centrocampo non copre e non difende. Mai un pallone tolto ai piedi degli avversari, mai un contrasto vinto. Si é visto subito che il Toro faticasse a tenere il baricentro alto, facendosi invece schiacciare dall' inizio.

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Il mancato apporto di Falque dall' inizio si é rivelato un grave errore. Lo spagnolo da quella qualità e fantasia in avanti che Zappacosta non riesce a dare, mentre al contrario a cambi effettuati, ma la frittata ormai era fatta, la fascia destra a iniziare a funzionare e Belotti fin li solo e abbandonato al suo destino ha iniziato a fare quello che sa fare meglio ovvero segnare su assist di Benassi dopo triangolazione con Ljajic. Strano vero? Ma non sono solo queste considerazioni a pesare sul risultato ma piuttosto quelle legate alla corsa vera e propria. Il Napoli si muoveva in velocità e correva sempre con e senza palla mentre il Toro camminava in campo statico e senza un illuminazione. Già perché la luce che doveva avere dal serbo numero 10 e da Valdifiori non si é mai vista e quell'esperimento iniziale di far giocare i due a specchio come in doppia regia non é stata produttiva. In più con un centrocampo fermo le palle in area del Toro penetravano come un coltello nel burro.

Sì, il Toro ha anche segnato tre reti ma quando ci sono state due congiunzioni ovvero i cambi già descritti sopra e il Napoli che aveva smesso per un attimo di giocare rallentando le sue avanzate, tant'é che appena i " vesuviani" acceleravano un po' sono arrivati gli altri gol e altri ne sono stati sfiorati. Per carità il Napoli é nettamente superiore al Toro ma i granata sono stati davvero inesistenti e fortemente deboli. Così non va bene. Questa é la terza sconfitta consecutiva meritata, arrivando piuttosto da tre vittorie (Crotone, Chievo e Pisa) immeritate. Qualcosa sicuramente non va altrimenti non si spiega questa débâcle progressiva e il Genoa é dietro l'angolo. Occorre dare una sterzata immediata pena il ritorno all'anonimato in campionato. Mihajilovic fino a prima del derby ha fatto bene e ha condotto il Toro a brillare in campionato ma nelle ultime due partite a commesso degli errori sulla scelta degli uomini da mettere in campo e nei cambi a partita in corso. Tutti fanno gli errori e quindi bisogna solo dire forza Mihaijlovic e forza ragazzi il Toro non può e non deve essere quello visto nelle ultime partite.