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Alessandro Salvatico - Quattro sconfitte in ventotto partite é un bilancio sul quale chiunque avrebbe messo la firma, ad inizio stagione. E così, nella caduta del Torino a Brescia, non si può non tener...
Alessandro Salvatico - Quattro sconfitte in ventotto partite é un bilancio sul quale chiunque avrebbe messo la firma, ad inizio stagione. E così, nella caduta del Torino a Brescia, non si può non tener conto del contesto: i granata sono e restano primi in classifica, e la più seria candidata alla promozione.Ma il ko del “Rigamonti” é stato un ko assolutamente evitabile, come tutti gli altri; come già a Gubbio e a Modena, l'avversaria non sarebbe mai riuscita ad andare in rete se non fosse intervenuto un pesante infortunio difensivo. E, soprattutto, ieri il bravo Arcari avrebbe visto concludersi la propria imbattibilità se solo gli attaccanti del Toro fossero stati più precisi e decisi.Sì, sia precisi che decisi: perché, spesso, la mira non é una questione a sé stante. Come a dire: l'errore ci può stare, ma se questo deriva da un modo sbagliato di approciarsi al tiro, di andare sul pallone, allora la questione é diversa; e, ieri all'ora di pranzo, l'impressione ricevuta dalle punte é stata proprio questa, l'impressione di calciatori più concentrati a fare bella figura che non a sbatterla dentro con un po' di (citando Pellicori) “ignoranza”.I timori legati al post-Sampdoria magari non erano fondati: si temeva l'euforia, si é trovata la presunzione. Almeno negli attaccanti. Ma anche i centrocampisti, ieri, sono parsi ben più molli del solito, e se é vero che gli uomini di Calori in pratica non hanno mai concluso a rete grazie ad una difesa che (autorete a parte; ma se sbagliano le punte...) rimane sempre quasi perfetta, é vero anche che nel secondo tempo tutta la squadra é tornata in campo senza nerbo, riprendendosi solo dopo il gol subito. Anzi: proprio la dimostrazione post-svantaggio del fatto che, non appena decideva di affondare, questo Toro rischiava di tramortire l'avversaria, fa aumentare il rammarico per quel che avrebbe potuto essere il match del “Rigamonti”.Senza dimenticare -questo mai- la classifica ed il contesto complessivo.
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