toro

Il Toro sotto porta: abbaia, ma non morde

giovani, Quagliarella, Toro
Tocco di Mano / Capitalizzate solo il 38% delle chiare occasioni da gol. E gli errori non sono tutti delle punte...
Manolo Chirico

Il Toro, gioca, crea e poi arrivato al dunque conclude una volta sì e due no. Osservando con attenzione le statistiche - e il dato non sorprende - appare chiaro quanto il Torino sia stato spesso e volentieri un tantino generoso sotto porta. E questo non vale soltanto per le punte, ma anche per i centrocampisti, le ali e il resto. C'è spazio per tutti.

I granata, sinora, hanno mantenuto una media realizzativa del 15%, un dato in linea con gli altri club che lottano per un posto in Europa. Ma arrivati davanti al portiere, sprecano più di quanto segnano. Sedicesima della classe, la squadra di Ventura capitalizza soltanto il 37% delle (tantissime) occasioni da gol create.

Per il Toro sarà l'ennesima prova di maturità: una nuova, partita-dopo-partita. Arrivati alla sedicesima giornata, è giunta l'ora di salire di un gradino, di mostrare il 'canino avvelenato'. Glik e compagni devono togliersi di dosso i panni di chi gioca, domina a lunghi tratti, ma alla fine la palla non la butta mai dentro.

Cinismo e concretezza. In una gara tra le due compagini che più calciano in porta, centrando lo specchio, non ci sarà spazio per amnesie difensive o distrazioni ulteriori. Perché se sotto porta il Toro spreca, il Sassuolo al contrario non perdona (quasi) mai.

La squadra di Di Francesco va a segno una volta su due. E anche in questo caso i numeri non mentono, i neroverdi hanno infatti capitalizzato il 50% delle chiare occasioni da gol create, risultando sesti (così come in classifica) in questa particolare graduatoria.

Meno reti messe a segno, ma meglio distribuite. Gare impostate sui giusti binari fin da subito, così poter gestire ancor meglio la stanchezza. É questo forse il segreto degli emiliani, caratteristiche che il Torino aveva e che ora deve ritrovare e mettere in campo. Al di là di questa singola sfida, perché quello contro il Sassuolo non è certamente uno spareggio per l'Europa, ma alla lunga chi sbaglia (spreca) di meno, arriverà più in alto.