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Il Toro vede le streghe di Benevento, poi Sirigu e Ia-gol le scacciano

Il Toro vede le streghe di Benevento, poi Sirigu e Ia-gol le scacciano - immagine 1
L' editoriale di Gino Strippoli / Granata vincenti ma con fatica mostruosa e tanto buio
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Per carità, chi vince ha sempre ragione e il Toro ha vinto; ma con obiettività non si può parlare di vittoria meritata visto che fino al 94' chi ha davvero messo in difficoltà il portiere avversario era stata la squadra del Benevento. Un grande Sirigu ha evitato al Toro la sconfitta visto che per ben 4 volte grazie ai suoi interventi davvero importanti ha salvato la rete granata.

Poi si sa, chi ha i giocatori di classe ha la maggior possibilità di vittoria anche quando non tutto funziona e il Toro ha in Ljajic il giocatore che con un assist ha messo Iago nelle condizioni all'ultimo minuto di battere a rete.

In effetti contro il Benevento ci si aspettava un altro Toro ed invece è mancato nell' aggressività e soprattutto nella corsa, mentre i ragazzi di Baroni invece non hanno mai smesso di pedalare velocemente, facendo correre anche il pallone e mettendo più volte in crisi centrocampo e difesa granata. Insomma, il Toro ieri sceso in campo non ci ha capito nulla preso dalle accelerazioni e dall'aggressività campana.

Così proprio non va, caro Toro. Se si eccettua qualche tentativo isolato di Ljajic nel primo tempo, con un paio di tiri secchi di cui uno in particolare ha veramente messo in difficoltà il portiere avversario, per il resto della partita il Toro non ha mai impensierito la porta del Benevento. É vero che Lucioni e i suoi compagni hanno chiuso bene gli spazi difendendo  in undici uomini ma è altrettanto vero che, viste le occasioni create, hanno anche giocato a viso aperto senza però mai lasciare scoperta la retroguardia.

Al Toro è mancato quello che invece ha fatto vedere il Benevento, tanta corsa e tanta aggressività. Troppo spesso il gioco è stato lezioso e Belotti non ha mai avuto palle giocabili. Il Toro quando si è avvicinato alla porta avversaria lo ha fatto solo su calci piazzati e mai su azione, eccezion fatta per il gol realizzato all'ultimo minuto grazie all'invenzione del numero dieci granata.

Insomma la vittoria non è stata meritata di certo ma al Toro va riconosciuta la testardaggine di averla cercata fino all' ultimo secondo e di averla acciuffata. Appare chiaro, dopo questa partita, che andranno riviste le posizioni in campo per mettere Belotti nelle condizioni di esprimersi al meglio. Niang alla prima in granata nel secondo tempo ha fatto vedere un paio di accelerate delle sue ma nel primo tempo è mancato troppe volte. Sicuramente il ragazzo è di grande valore e lo dimostrerà presto quando entrerà in condizione ottimale. Il doppio infortunio di Obi e Acquah non può essere un alibi per la brutta prestazione granata a livello di gioco. Non c'è mai stata un' azione limpida e questo la dice tutta sul lavoro che dovrà far sui giocatori l' allenatore granata. Falque è stato super nell'inserirsi nel momento giusto per andare in gol ma per tutta la partita ha latitato senza mai esser pericoloso come lui ci ha abituato.

Tre punti importanti su un campo difficile, dove sicuramente poche squadre riusciranno a spuntarla quindi onore al Toro ma onore al Benevento perché non meritava di uscire sconfitto dopo aver giocato anche in maniera superiore ai granata.