Il Torino è rimasto imbattuto nelle ultime otto partite casalinghe in Serie A: da questo dato non si può prescindere quando si vuole presentare tatticamente la sfida tra i granata di Ivan Juric e il Venezia di Paolo Zanetti. Il Torino ha infatti dimostrato di essere un rullo compressore tra le mura amiche. Ha un ritmo da Champions League che però, un po’ per la cattiva sorte, un po’ per alcuni errori, non è stato fin qui supportato dai risultati in trasferta. In casa i granata hanno conquistato sei vittorie e due pareggi nelle ultime otto uscite: non fanno meglio dall’aprile 2017, quando arrivarono a nove gare interne di fila senza sconfitte. Quest’aspetto indica tutte le potenzialità che Antonio Sanabria e compagni sanno sprigionare sotto la Mole.
Il Tema
Il Venezia corre tanto ma crea poco: il Toro deve far valere il “fattore casa”
I temi tattici del match tra il Torino di Ivan Juric e il Venezia di Paolo Zanetti
PUNTI DI FORZA - Sanno esprimersi nel migliore dei modi. Giocano con naturalezza e propongono attacchi equilibrati, ficcanti e molto spesso efficaci. Sanno lasciare poco respiro agli avversari (chiedere a Fiorentina e Sassuolo in questo avvio di 2022). L’aggressione alta all’Olimpico-Grande Torino riesce con tempi e ritmi giusti, così come il numero di seconde palle recuperate è decisamente alto. Quel che però colpisce nel Torino formato casalingo, e non solo, è l’approccio alla gara. I granata sono sempre stati propositivi fin dal fischio d’inizio e anche i numeri lo testimoniano: il Torino è la squadra a che ha subito meno gol nel primo tempo in questo campionato (sette).
AVVERSARIO - Il Venezia, dal canto proprio, soffre moltissimo gli ultimi segmenti di match. Nessuna formazione ha incassato più reti nei minuti di recupero, ben sei. Il vero problema dei veneti è la produzione offensiva. Segna 0.87 gol di media a partita e tira meno di qualsiasi altra formazione di Serie A (208 conclusioni, quasi 100 in meno rispetto al Torino). Nello stesso tempo, però, l’estremo difensore del Venezia è stato quello più impegnato (99 parate contro le appena 43 di quello granata): in questa speciale classifica le due contendenti di questa sera, sabato 12 febbraio, si trovano agli antipodi. L’arma segreta del Venezia, che all’andata mise in difficoltà il Torino, fu l’agonismo unito alla corsa. Anche i numeri certificano che i lagunari corrono tanto: 110.252 chilometri, terzi nella graduatoria dietro a Lazio e Inter, e questo dispendio energetico alla fine può essere pagato proprio nei minuti di recupero.
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