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Ilic: “Juric mi dice di essere più cattivo, spero di sfatare il tabù punizioni”
Dopo una settimana di ritiro in quel di Pinzolo, Ivan Ilic ha incontrato i giornalisti per fare il punto tra l'ambientamento in granata e gli obiettivi per la prossima stagione.
Come è sembrata la prima amichevole?"Prima di tutto vorrei mandare un grande ringraziamento a tutti i tifosi che sono venuti ad affollare le tribune. Questi test sono molto utili per crescere. Sono soddisfatto di quanto fatto fin qui".
Continuerai a fare coppia con Ricci?"Dipende dal mister, è lui che sceglie chi gioca e chi no".
A che punto è il livello di perfezionamento?"Il mister mi chiede di essere più cattivo, di giocare con “gamba forte”, come dice sempre lui. Ho capito che questo è fondamentale per poter crescere. Ma sono ancora giovane e ho tempo per farlo".
Sarai il nuovo addetto alle punizioni?"Lo spero. So che il Torino non segna su punizione in Serie A da anni. Speriamo di sfatare il tabù in questa stagione, io o qualcun altro. Io sono uno che vuole calciare se c’è una opportunità. Il pallone me lo prendo volentieri".
Qual è l'obiettivo di quest'anno?"Quello di crescere, di giocare meglio rispetto all’anno scorso. Dobbiamo crescere sia individualmente sia collettivamente. In questo ritiro impariamo quello che non siamo riusciti a fare l'anno scorso".
In cosa sono serviti i primi sei mesi di ambientamento a Torino?"È fondamentale essere amici anche fuori dal campo. Perché così cresce l’intesa anche in campo".
C'è qualcosa che Juric chiede di diverso rispetto all'anno scorso? "Stiamo continuando a lavorare nello stesso modo dello scorso anno, ma vogliamo ottenere risultati migliori".
C'è qualche ragazzo giovane per cui puoi essere un riferimento?"Non mi sento di esempio per i compagni più giovani, certo se vedo la possibilità do un consiglio ai più giovani, ma altrettanto fanno loro con me. Tuttavia, penso di avere personalità. Sono cresciuto così, non è una cosa che impari".
Giocare con una sola punta è un vantaggio o uno svantaggio?"Questo non lo so. Il mister ha piena facoltà di decidere chi gioca e con quale schema. Noi siamo qui per giocare e fare quello che dice lui. Io mi trovo bene sia giocando con una o con due punte. Gli allenamenti sono fatti apposta per mettere a posto i meccanismi".
Chi è il tuo modello? "Luka Modric".
A cura di Gianluca Sartori e Andrea Calderoni
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