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Ilic per la prima volta a Verona da avversario: già scattato l’obbligo di riscatto

Redazione Toro News

Un guaio alla caviglia ha rallentato l’inserimento in squadra del centrocampista serbo. Ora però la condizione è stata ritrovata e Ilic si sta ritagliando uno spazio importante nello scacchiere di Juric

E pensare che nell’estate passata sembrava molto vicino ad un approdo alla Lazio. Poi la permanenza a Verona, in un contesto alquanto complicato, e infine il duello tra Marsiglia e Torino per accaparrarselo. Alla fine, è stato il club granata a spuntarla, e Ivan Ilic si è accomodato sotto l’ombra della Mole. Un acquisto che sta portando i suoi frutti.

Il rendimento del serbo in maglia granata

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Arrivato nel mercato di riparazione, Ivan Ilic ha giocato la prima gara di campionato con la nuova maglia nel match in casa del 20 febbraio contro la Cremonese. Impatto subito importante, perché l’ex scaligero si guadagna subito un penalty. Juric non ne può già fare a meno e lo schiera titolare anche nel derby contro la Juventus, dove è protagonista di un assist delizioso per l’altrettanto bel gol di Antonio Sanabria. La sua titolarità diventa dunque una certezza anche nelle successive gare con Bologna, Lecce e Napoli. Tuttavia un guaio alla caviglia lo tiene lontano dal terreno di gioco, costringendolo a saltare le gare con Sassuolo e Roma, rallentando di fatto l’ambientamento del giocatore. Quando Ilic scende in campo, però, sa come incidere; presto arriva una prestazione super contro la Lazio, dove si toglie la soddisfazione del primo gol in maglia granata. Partirà titolare anche contro l’Atalanta, dove “affonda” con il resto della squadra salvo riscattarsi ancora immediatamente con due prestazioni generose con Sampdoria (assist per Buongiorno) e Monza. Il bottino di una rete e due assist è già promettente e sono diversi i gol granata in cui Ilic ha messo lo zampino.

L’importanza di Ilic sul gioco del Torino

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Dunque è chiaro come il centrocampista serbo sia diventato subito un elemento importante per lo scacchiere di Juric. La sua qualità e l’ottima visione di gioco gli hanno permesso di essere decisivo fin da subito. Il mancino educato che ha frequentato le migliori scuole, quel giocatore che Juric desiderava ardentemente, soprattutto per poter rimpiazzare la partenza di Sasa Lukic al Fulham. Già dopo la gara con la Cremonese Juric era rimasto soddisfatto dal giocatore: “Per essere la prima partita sono soddisfatto, inizio a vedere cosa potrebbe darci”. Frasi confermate anche dopo il derby con la Juventus. La vera benedizione è arrivata però dopo la sfida contro la Lazio: “Ci mancava un centrocampista di piede sinistro, con lui riusciamo a sviluppare il gioco in modo diverso rispetto ai primi sei mesi. Ha un grande potenziale”. Ilic dunque ha modificato drasticamente il modo di giocare di un’intera squadra, migliorandola dove aveva peccato negli ultimi mesi. La pulizia dei passaggi (88,3% di passaggi completati) e il costante apporto in fase offensiva lo rendono uno dei giocatori più importanti per Juric.

Non solo fase offensiva, ma anche interdizione

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Ilic non è importante esclusivamente per la fase offensiva. Il serbo infatti ricopre un compito importante nella fase di non possesso. Discreta la quantità di palloni recuperati nella sfida contro il Monza (6 in totale). Sicuramente non è la sua miglior caratteristica, viste le spiccate qualità offensive. Un aspetto che andrà migliorato, come ha detto lo stesso Ivan Juric. Eppure per la tipologia di gioco proposta dall’ex Genoa è già diventato importante anche sotto questo punto di vista. L’obbligo di riscatto è già scattato e il Torino verserà nelle casse del Verona 15 milioni più bonus. Per un centrocampista classe 2001 di questo talento, c’è la sensazione che siano stati ben spesi.

A cura di Piero Coletta