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Il rendimento del Toro sembra quello di un elettrocardiogramma con picchi in alto e cadute in basso, non c’è grossa continuità nelle prestazioni in bene ma per fortuna le prestazioni negative nel girone di ritorno rimangono episodi isolati.Barusso titolare per la seconda volta, Barusso a segno per la seconda volta, ripensando a cosa successe un mese fa c’era da toccar ferro, per non dire qualcos’altro.Oggi invece il Toro in virtù del suo andamento altalenante non ha replicato la sciagurata prestazione che fece contro la Salernitana anche se Zoboli le ha provate quasi tutte per riuscire ad agevolare Catellani a trovare la rete del pareggio, ma nel primo tempo Ogbonna e nel secondo tempo Sereni e poi Garofalo hanno rimediato agli errori del centrale.Colantuono ha fatto di necessità virtù e non ha riproposto il 442 che fu deleterio all’andata sistemando il Torino con un 433 sacrificando Bianchi in un ruolo non propriamente suo.Nel primo tempo la catena di sinistra è quella che ha messo più in difficoltà i padroni di casa Garofalo su tutti, ma anche Genevier e Antonelli hanno messo ripetutamente in crisi Pinardi e Bianco costringendo il mio compaesano Gozzi a provvidenziali interventi per arginare le discese granata.Granata che nella prima frazione hanno difeso con ordine e tenuto bene il campo grazie anche a una giornata non felice dei padroni di casa che parevano col serbatoio più vuoto di quanto Colantuono non dica dei suoi, su tutti Pinardi che è sempre andato di passo per tutto l’incontro.L’espulsione di Barusso ha però scompaginato i piani del mister che nel secondo tempo non ha derogato dal centrocampo a tre togliendo Scaglia per inserire Coppola, cosa che ha fatto anche successivamente quando è passato dal 432 al 531 con l’esordio (positivo) di D’Aiello per Antonelli che aveva finito la benzina.Due mosse ultra difensive che però hanno contribuito a portare a casa i tre punti dimostrando che giocando in dieci non sempre si beccano quattro reti da una formazione più modesta benché caricata dal pubblico di casa. Così schierato ha costretto il Modena ad agire solo per linee esterne invitandoli a buttare palloni in mezzo vista la differenza di cm a favore della retroguardia granata; san Matteo Sereni ci ha messo poi le pezze giuste quando i modenesi riuscivano ad andare alla conclusione.Il fortino granata reggeva anche se con qualche sbandamento di troppo e quando sembrava ormai giunto il momento della capitolazione giungeva mai più propizio il gol di D’Ambrosio favorito da un’incertezza di Diagouraga, volenteroso di emulare Zoboli, che ha tarpato le ali ai volenterosi modenesi.Con istinto killer il Torino capitalizzava la prima occasione da rete della ripresa chiudendo di fatto la partita e mantenendo per la terza giornata consecutiva la testa nel mini campionato del girone di ritorno tornando in perfetta media ingleseMantenendo questa media fino la termine del campionato si arriverebbe a 70 punti, la proiezione punti del Sassuolo ora secondo si arresta a 69…Non aggiungo altro ricordando che lo scorso anno quando Cairo richiamò sciagura Novellino dissi che il Torino non sarebbe arrivato a 35 punti, cosa che poi si avverò nonostante Camolese abbia avuto una media punti superiore a tutti e due gli allenatori che lo avevano preceduto e anche qui se Cairo lo avesse assunto prima forse non saremmo a questo punto; lo scrissi anche in sms al presidente “complimenti per la scelta, ma andava fatta a dicembre quando esonerò de Biasi” senza avere risposta…chi tace acconsente!
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