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Tre retrocessioni consecutive non sono un record assoluto (è accaduto ad esempio anche a Fabio Pecchia -e con che squadre: Samp, Toro, Napoli- per ben cinque volte in carriera), ma certo non sono nemmeno una nota di...
"Tre retrocessioni consecutive non sono un record assoluto (è accaduto ad esempio anche a Fabio Pecchia -e con che squadre: Samp, Toro, Napoli- per ben cinque volte in carriera), ma certo non sono nemmeno una nota di merito sul proprio curriculum vitae. Le ha collezionate Francesco Pratali: Empoli, Torino, Siena. Una statistica che, in realtà, è probabilmente più un segnale di sfortuna che non di altro, se è vero che una squadra è formata da 25 giocatori circa e che le responsabilità non si possono cercare solo in questo difensore centrale.Pagato oltre tre milioni di euro da Cairo, tre anni fa, Pratali era all'epoca ambito da molti, in testa la Lazio. Le ultime stagione empolesi l'avevano infatti messo in luce come difensore atleticamente prestante ma comunque non lento, e con un bagaglio tecnico di base non così disprezzabile per il ruolo. Come detto, le disastrose stagioni delle formazioni in cui ha militato hanno fatto sì che ora siano decisamente offuscate la stima e la considerazione che in molti nutrivano per lui. Ma Pratali non si abbatte.E forse proprio per questo potrebbe rimanere al Torino. Perché non si abbatte? Sì, in un certo senso: sono le sue doti caratteriali che stanno convincendo Lerda a farne uomo su cui puntare anche per la stagione imminente. Non per l'undici titolare, dove il marcatore toscano ha davanti a sé diversi colleghi: ma per lo spogliatoio, in cui il buonumore che caratterizza spesso Pratali è d'aiuto a tutti, come in ogni ambiente lavorativo. Un sorriso ed una battuta, si sa, possono fare molto bene; e, senza voler ridurre il calciatore ad un mero "motivatore" (il suo apporto in mezzo alla difesa potrà essere prezioso, all'occorrenza), ecco che oggi li gruppo potrà ripensare con sollievo alla trattativa con il Cesena abortita sul nascere, o a quella col Bari saltata improvvisamente.
Torino 2010-2011, in precedenza:D'AmbrosioFilipeDi CesareRubinZanettiObodoGorobsovLazarevicBelingheri
(Foto: M. Dreosti)
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